Pavia, discarica abusiva scoperta grazie a un incendio

In viale Cremona rifiuti, pneumatici e un cimitero di auto. Alcune già smembrate

Pavia, scoperta discarica abusiva

Pavia, scoperta discarica abusiva

Pavia -  L’intervento dei vigili del fuoco ha fatto scattare gli accertamenti della polizia locale. Ed è emersa una discarica abusiva, con l’intera area che alla fine è stata posta sotto sequestro. Ieri mattina, una colonna di fumo ha allertato residenti e automobilisti in transito in viale Cremona, che hanno lanciato l’allarme ai vigili del fuoco. E’ successo all’interno di un’area, recintata e accessibile da una cancellata che si trova proprio sulla strada, appena dopo il rondò del bivio Vela verso Belgioioso, nel tratto subito prima dell’incrocio per la località Scarpone. Un’area apparentemente abbandonata, adiacente alla vecchia cascina diroccata da cui prende il nome la località (Vela), già oggetto di occupazioni abusive e interventi delle forze dell’ordine.

L’incendio è stato spento in breve, rimasto circoscritto al cassone di un tir coperto da un telo, scaturito pare per cause accidentali, per il probabile surriscaldamento, dovuto alle alte temperature, di materiale infiammabile contenuto nello stesso cassone. Domato l’incendio, l’inevitabile coinvolgimento delle forze di polizia per gli accertamenti ha portato alla luce una situazione di totale abusivismo, nascosto in bella vista pare da anni, forse decenni. Nell’area, oltre a quello andato a fuoco, ci sono infatti anche altri cassoni di camion colmi di rifiuti di ogni genere, in uno (per fortuna non coinvolto dalle fiamme) anche una gran quantità di pneumatici. In particolare però materiali ferrosi, gettati alla rinfusa nei cassoni usati come deposito abusivo. Disseminati sulla vasta area, inoltre, ci sono varie carcasse, una sorta di cimitero di auto, alcune ancora parzialmente integre anche se in evidente disuso, altre già smembrate. Per il momento la polizia locale ha iniziato a porre tutto sotto sequestro, avviando accertamenti anche per risalire al formale proprietario dell’area e a chi l’avesse effettivamente in uso, per la contestazione delle responsabilità per le palesi irregolarità, che dovranno essere accertate nel prosieguo delle indagini che disporrà l’autorità giudiziaria.