MANUELA MARZIANI
Cronaca

Diciottenni in festa per tre giorni. Tradizione da oltre un secolo

Varzi, celebrato il passaggio all’età adulta

I neo diciottenni nelle tre giornate sfilano per il borgo indossano foulard tricolori ricevono copia della Costituzione ballano, cantano e fanno bagni in piscina

I neo diciottenni nelle tre giornate sfilano per il borgo indossano foulard tricolori ricevono copia della Costituzione ballano, cantano e fanno bagni in piscina

Da oltre un secolo i 18enni del piccolo borgo dell’Oltrepò Pavese, si ritrovano per una festa lunga tre giorni. Una tradizione, iniziata quando nacque la leva obbligatoria che segnava il passaggio all’età adulta, che prosegue ancora oggi. Ispirata al rito della “giga“, una danza alpina tradizionale accompagnata da fisarmoniche e pifferi, praticata sin dalle generazioni dei nostri nonni, la festa che lega diverse generazioni, da quelle di ieri fino a genitori e figli impegnati nello stesso gesto di passaggio verso l’età adulta, si è ripetuta anche nei giorni scorsi secondo il medesimo rituale.

Per tre giornate di festa i neo-diciottenni sfilano per le vie del borgo, indossano foulard tricolori e si annunciano suonando fischietti e il clacson delle auto. In municipio il sindaco consegna ai festeggiati una copia della Costituzione come simbolo di cittadinanza matura e poi si balla, si canta, si mangia e si brinda: una vera esplosione collettiva di spensieratezza, che include anche momenti religiosi (messa, incontro con il parroco), cene, bagno in piscina e una sfilata in abito da sera.

"Per tre giorni possiamo fare quello che vogliamo nei limiti del lecito - ha detto l’organizzatore Stefano Zerba, che non ha ancora compiuto 18 anni e studia meccanica a Voghera -. Ci ritroviamo tra coetanei e ci divertiamo rinfrescandoci in piscina". M.M.