Zinasco (Pavia), 20 settembre 2023 – Blitz di carabinieri e polizia all’interno del santuario Cuori liberi di Sairano, una frazione di Zinasco, in cui da 13 giorni diversi animalisti erano asserragliati per evitare che venisse applicata l’ordinanza di abbattimento dei maiali ospiti. All’interno del rifugio, infatti, è stato scoperto un focolaio di peste suina africana che ha portato alla morte diversi maiali e, per evitare la diffusione della malattia, anche gli altri devono essere abbattuti. Dopo il blitz i maiali sono stati prelevati dalla struttura e in mattinata Ats ha comunicato che sono stati abbattuti.
Il video appello
“Sono rimasti 10 suini – aveva fatto sapere attraverso un video registrato ieri uno dei responsabili del rifugio – non sono animali destinati all’alimentazione, sono animali da compagnia che stanno bene. Soltanto alcuni hanno lievissimi sintomi. Vorremmo che venisse sospesa l’ordinanza e che si trovasse un’altra soluzione per i santuari”.
Il blitz
Prima delle 7 di questa mattina dall’interno del rifugio è stato lanciato un nuovo appello per invitare chiunque potesse a raggiungere il presidio. I carabinieri e i poliziotti erano arrivati in tenuta anti-sommossa e bisognava impedirne l’ingresso. “Se invece di 100 – è stato detto – saremo in 1.000 forse riusciremo a impedire la condanna a morte dei maiali”.
Invece i militari e gli agenti sono entrati, ci sono stati tafferugli con alcuni degli attivisti che tentavano di resistere e gridavano: “Animali liberi” ed elencavano i nomi dei maialini da salvare.
Perfettamente sani
Sulla vicenda è intervenuta l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa): “I dieci animali, se tenuti in vita, sarebbero stati il simbolo del riscatto del lato umano che dovrebbe guidare leggi, regolamenti, ordinanze. Invece sono entrati ignorando le richieste degli attivisti e delle associazioni per la tutela degli animali. In definitiva, di fronte a dieci animali perfettamente isolati, non destinati alla filiera alimentare, alcuni sani, altri portatori sani di Psa, si è preferito trattarli, come sempre, come oggetti, merce”.
34mila maiali abbattuti
Nella sola provincia di Pavia, dove si trova il santuario – sottolinea ancora Oipa – sono stati abbattuti a oggi circa 34mila maiali. “Queste le dimensioni più generali di un’ecatombe dettata dall’esistenza di allevamenti, intensivi e non, di animali considerati come mera fonte di reddito. Una volta di più si conferma come la vera scelta a monte in grado di scongiurare tali disastri sia quella di non alimentarsi più di esseri senzienti”.