Cultura, ambiente e sociale Otto milioni per sette progetti

Con 8 milioni complessivi, 5 da Fondazione Cariplo e altri 3 dalla Regione, il Pavese potrà realizzare 7 nuovi progetti che puntano ad affrontare alcuni problemi del territorio e a sperimentare politiche innovative in campo sociale, culturale, ambientale, scientifico ed economico.

Un contributo da un milione va all’associazione Il Bel San Michele onlus per “Il sistema San Michele“. Il progetto “Identità, sostenibilità e innovazione. I Visconti: un paesaggio culturale“, invece, coinvolge un territorio formato da quattro centri del Pavese, caratterizzato da una forte identità culturale, turistica ed economica risalente all’epoca viscontea-sforzesca. L’idea che si avvale di un contributo di 1,45 milioni propone uno sguardo nuovo sul futuro modo di vivere il territorio, radicato nella comunità e basato su cultura, ambiente e paesaggio.

Un milione è destinato all’Università per “Dalla cura alla cultura“: l’ex clinica Mondino si apre alla città che punta all’unificazione del patrimonio librario delle biblioteche dei dipartimenti di giurisprudenza e di scienze politiche e sociali.

Un altro milione va alla diocesi di Tortona per realizzare la nuova sede dell’istituto professionale Santachiara di Stradella, attraverso la riqualificazione dell’ex scuola De Amicis di Broni. E pure a Suardi per il progetto “Solidarietà sostenibilità opere lavoro emancipazione“.

La riqualificazione di due immobili di Varzi per realizzare un complesso polifunzionale, l’ampliamento dell’Rsa, la creazione di una governance del sistema sanitario-sociale-assistenziale territoriale si realizzerà con 1,2 milioni mentre a Vigevano, con 1,35 milioni, una rete intelligente di servizi per la formazione inclusiva.

"Anche in questa occasione il territorio di Pavia ha dimostrato grande vivacità nel mobilitarsi – ha detto Pietro Previtali, rappresentante di Pavia di Fondazione Cariplo –, proponendo idee e progetti che rappresentano iniziative di valore, ben costruite, coerenti con la mission della nostra fondazione e condivise dalle comunità locali".

Manuela Marziani