
Francesco Svelto, Giovanna Iannantuoni ed Elio Franzini
Pavia, 14 maggio 2021 – Tre atenei “rivali” che si uniscono per un progetto innovativo. Nasce il primo bachelor of science in artificial intelligence, un corso di laurea triennale in intelligenza artificiale, interdisciplinare, internazionale e interateneo, che partirà nell’anno accademico 2021-2022. A pensarci, in piena pandemia (maggio dello scorso anno) sono state le università statali di Milano, di Pavia e Milano-Bicocca che hanno avviato un gruppo di lavoro composto da 15 docenti di ambiti disciplinari diversi.
“In un momento come questo vogliamo dare un segnale concreto ai nostri studenti e al mondo del lavoro – ha detto il rettore dell’Ateneo pavese Francesco Svelto presentando il corso -, sviluppando conoscenze e progettualità verso i grandi temi del futuro, a partire oggi dall’Intelligenza artificiale. Mi piace sottolineare la collaborazione tra tre Atenei multidisciplinari, che saranno capaci di una proposta forte e distintiva anche nel contesto internazionale”. Il corso sarà interamente in inglese e, accanto ad insegnamenti di carattere scientifico, prevederà pure una parte umanistica, filosofica e giuridica. Sono 180 i posti a disposizione di cui 30 riservati a cittadini extra UE. Gli studenti verranno selezionati attraverso un test d’ingresso.
“Interdisciplinarietà, internazionalizzazione e innovazione rappresentano il valore di questo progetto – ha aggiunto Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Università Milano-Bicocca -, avviato in un momento particolare in cui il Paese e le Università vogliono ripartire valorizzando l’economia della conoscenza e i temi centrali, come quello dell’intelligenza artificiale, su cui costruiremo il nostro futuro. Oltre alla triennale, ci saranno due corsi magistrali. E’ un piano strategico di lungo periodo”.
I tre Atenei insieme contano 120mila studenti e un'offerta formativa multisciplinare. “Siamo i primi in Lombardia ad istituire un corso di laurea in un momento di crisi – ha proseguito il rettore dell’Università statale di Milano Elio Franzini – ed è un esperimento che abbatte gli steccati di diffidenza che hanno sempre separato i nostri Atenei. Ma le Università oggi devono fare rete e guardare al futuro con la determinazione di mettere al servizio dell’innovazione delle professioni e del sistema economico del nostro territorio”.