
Vigevano, martedì in Aula la mozione di sfiducia al sindaco e l’esame del bilancio
Sarà un dicembre caldissimo quello che attende l’amministrazione a partire da martedì, quando è stato convocato il Consiglio comunale per la discussione della mozione di sfiducia al sindaco Andrea Ceffa, attualmente ancora agli arresti domiciliari per corruzione in attesa della pronuncia del tribunale del Riesame e sospeso dal suo incarico dal Prefetto, presentata dalla minoranza. Un voto che, salvo colpi di scena, considerata la situazione di parità tra maggioranza e minoranza, 12 voti ciascuno, cadrà nel vuoto. Prima di Natale, con gli stessi numeri, si dovrà invece procedere all’approvazione del bilancio per il quale c’è tempo sino a fine anno. In caso contrario, partirà la diffida con il termine di 20 giorni trascorso il quale, in assenza dell’approvazione, verrà nominato un commissario ad acta per chiudere l’iter e si procederà allo scioglimento del consiglio.
Situazione per nulla agevole anche in considerazione del fatto che, proprio nei giorni scorsi, il ministero dell’Interno ha confermato che il termine naturale della consigliatura, iniziata a Vigevano nel settembre del 2020 e non nella primavera precedente a causa della pandemia, si chiuderà tra aprile e giugno 2026. Dunque non si tratta di una amministrazione agli sgoccioli, ma con ancora davanti poco meno di un anno e mezzo. Al momento la speranza è che il sindaco possa essere reintegrato prima di fine dell’anno, mentre sembra improbabile che dalla minoranza possa arrivare supporto per il bilancio. U.Z.