
La Logistica Ceva
Stradella (Pavia), 13 giugno 2019 - Un ammanco consistente di cui non si conosce la cifra esatta, ma che potrebbe essere del valore di decine di migliaia di euro. È quanto sarebbe emerso a conclusione di un inventario durato oltre cinque mesi (iniziato gennaio e conclusosi pochi giorni fa) all’interno del sito della logistica Ceva, la “Città del Libro” di Stradella. L’ammanco, oggetto di una denuncia, riguarderebbe proprio prodotti editoriali e giocattoli. Vicenda dai contorni ancora da decifrare e che va ad aggiungersi ad una serie di altri fatti che, dopo il blitz della Guardia di Finanza con decine di arresti compiuti un anno fa per sfruttamento della manodopera da parte di un complesso sistema di cooperative che operava nel maxi deposito, ha registrato non poche tensioni.
È di pochi giorni fa la mediazione avviata in sede nazionale dei sindacati di categoria per impedire possibili ripercussioni sui livelli occupazionali (900 addetti) nella logistica che, sempre da qualche settimana, come novità, è passata di proprietà a un colosso francese del settore (e del commercio marittimo) che fa capo all’armatore marsigliese Rodolph Saudè. Prima ancora, qualche mese fa, c’era stato, invece, il provvedimento di commissariamento deciso dal Tribunale delle Imprese di Milano proprio per gli effetti dell’inchiesta giudiziaria del 2018 e prima dell’acquisto da parte dei francesi. Complesse situazioni che determinano una diffusa preoccupazione fra i lavoratori.
Primo fra i tanti siti logistici insediatisi a Stradella al confine con Broni e San Cipriano Po, la Ceva Logistics è sempre stata un po’ il simbolo di questo fenomeno di grande espansione delle logistiche in questa area dove, oggi, punte stagionali a parte, lavorano non meno di duemila addetti. Saturata l’area a disposizione di Stradella, adesso l’espansione prosegue verso Broni, in località Cascina Monache e in direzione del piccolo comune di San Cipriano Po dove, nei prossimi mesi, dovrebbe installarsi, alle porte del paese, l’ennesimo deposito.