Maria Grazia Petrapertosa
Cassolnovo (Pavia) - Restano ai domiciliari Maria Grazia Petrapertosa e Luigi Critelli, già rispettivamente comandante e vice della Polizia locale di Cassolnovo, accusati dei reati di concussione continuata, falso in atto pubblico, indebita induzione a dare o promettere utilità e atti persecutori nei confronti di un collega del medesimo comando. La decisione della gip Maria Cristina Lapi segue l’interrogatorio che si è svolto nei giorni scorsi dopo che ai due indagati era stata destinata un’ordinanza di misura cautelare. In particolare, i due erano accusati di essersi fatti consegnare in modo arbitrario due moto prive di targa e assicurazione, senza che ci fosse una formale contestazione di un’infrazione, e di aver detto agli interessati che per evitare la redazione di atti al riguardo, avrebbero dovuto vendere i mezzi a persone da loro indicate a un prezzo più basso del reale valore. Le altre accuse vertono attorno alla presunta richiesta a un collega di cancellare una sanzione a un conoscente: il rifiuto dell’agente avrebbe condotto per gli inquirenti ad atti persecutori nei suoi confronti, con vessazioni e minacce.
La tesi difensiva di Petrapertosa e Critelli, assistiti dall’avvocato Fabio Santopietro, espressa durante l’interrogatorio al Gip è di aver contestato all’agente, a parole e con scritti indirizzati al sindaco, presunti comportamenti scorretti in comando. Riguardo alla sanzione da cancellare avevano invece negato l’addebito dicendo di non saperne nulla. Sui motorini, hanno invece spiegato che, secondo la loro versione dei fatti, i proprietari, due ragazzi, li avrebbero consegnati spontaneamente avendo saputo di esser stati individuati: gli agenti avrebbero consigliato ai genitori di rivenderli per evitare che circolassero irregolarmente in paese.