Caso caldaie negli edifici pubblici: assolti in Appello tutti gli imputati

Pavia, Tedesi, Rainò e due imprenditori erano accusati di irregolarità nell’affidamento del servizio

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di Nicoletta Pisanu

Tutti assolti in Appello gli imputati nell’ambito del processo per le presunte irregolarità nell’affidamento della gestione del servizio calore di ASM Pavia negli edifici pubblici della città per gli anni 2014-2015. La sentenza di assoluzione riguarda Claudio Tedesi, ex direttore generale di Asm Pavia, l’avvocato Marcello Rainò ex responsabile degli affari legali di Asm e gli imprenditori Bruno Silvestrini e Gabriele Felappi. In primo grado in tribunale a Pavia nel 2021 Tedesi era stato condannato a quattro anni di reclusione, Silvestrini a cinque anni e Felappi a due anni, mentre Rainò era già stato assolto ma contro di lui la Procura aveva fatto ricorso in Appello. Nella scorsa udienza di fine ottobre, la Procura Generale aveva chiesto ai giudici della Corte d’Appello la condanna per tutti e quattro: ieri sono stati assolti. Secondo le accuse inizialmente mosse agli imputati, avrebbero a vario titolo contribuito a irregolarità nella procedura di affidamento del servizio, un contratto da 18 milioni di euro, favorendo una società privata e non ricorrendo a un procedimento di gara in linea con la normativa. L’inchiesta culminata nel 2017 era un filone della precedentemente avviata indagine sul “buco“ da circa 1,8 milioni di euro nelle casse di Asm, da cui erano scaturiti due differenti iter giudiziari che avevano portato in totale a quattro condanne per altrettanti ex manager di Asm e di Asm Lavori. La vicenda legata alla gestione calore parte proprio dalle indagini già in corso all’epoca.

Fu Tedesi a presentare la denuncia iniziale: "L’assoluzione ha comportato enorme soddisfazione ma anche rammarico per un atto di giustizia che poteva arrivare prima – spiega il suo difensore Matteo Uslenghi -. La figura dell’allora direttore generale di ASM era stata messa in discussione, ora le si riaffida il suo reale ruolo storico. Il mio assistito è soddisfatto, sebbene con il rammarico di chi in questa vicenda è stato colui che in primis aveva presentato la denuncia alle autorità, rivolgendosi alla magistratura che poi aveva avviato le indagini". Nella vicenda della gestione calore era coinvolto anche l’ex contabile di Asm Pietro Antoniazzi, che però sta affrontando un differente percorso giudiziario.