Carabinieri si infiltrano nella movida per identificare tre rapinatori

Individuati grazie alle telecamere gli autori delle rapine in centro. Sono maggiorenni

I titolari dell'indagine

I titolari dell'indagine

Pavia, 22 settembre 2015 - Individuati i volti dalle immagini delle telecamere, i carabinieri in borghese si sono dovuti mescolare ai giovani della movida per identificare i presunti responsabili delle rapine. I dettagli dell’operazione che ha portato a 2 fermi e a una denuncia in stato di libertà, sono stati illustrati ieri mattina in Procura dal procuratore capo di Pavia, Gustavo Cioppa, affiancato dal sostituto procuratore Andrea Zanoncelli, titolare dell’inchiesta, e dal comandante della Compagnia di Pavia dei carabinieri, capitano Gianluca Galiotta. Le indagini sono in realtà ancora in corso per identificare altri componenti della ‘baby gang’, ma ai 3 già identificati vengono contestati nello specifico 4 episodi, 3 rapine e una tentata, commesse nelle prime settimane di settembre in centro storico: una prima l’1 settembre in viale Matteotti, due il 7 settembre in piazza della Vittoria e una (quella tentata) il 16 settembre in piazza Italia. In tutti i casi le vittime delle aggressioni erano ragazzi molto giovani, accerchiati e minaccati, anche con cocci di bottiglie e sassi, e costretti a consegnare telefonini e soldi in contanti, per bottini dunque sempre esigui.

Ma gli episodi, ripetuti a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, avevano creato una netta percezione di insicurezza tra i giovani nelle strade e piazze del centro storico. E con il rischio di emulazione. Non è infatti da imputare a questa stessa ‘baby gang’ la rapina messa a segno la sera del 12 settembre in piazza del Lino, per la quale invece la polizia ha inviduato, e denunciato al Tribunale di minori di Milano, 3 presunti responsabili, fra i 13 e i 15 anni. Sono invece maggiorenni i 3 giovani identificati dai carabinieri: H.B., tunisino 20enne, e S.O., marocchino 18enne, entrambi senza fissa dimora e per questo sottoposti a provvedimento di fermo per esigenze cautelari. Denunciato invece in stato di libertà, ma per le medesime ipotesi di reato, D.R.D., 18enne pavese. Ieri per i due fermati si sono tenute le udienze di convalida, nelle quali i fermi sono stati convalidati e sono stati disposti provvedimenti di custodia cautelare in carcere per entrambi.

stefano.zanette@ilgiorno.net