UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

La cagnolina Guendalina uccisa dai ladri: “L’hanno buttata viva in lavatrice, crudeltà indicibile”

La meticcia rinchiusa nella lavatrice e uccisa dalla banda durante il furto. La famiglia Savone: “Restano i ricordi felici, ma il vuoto è incolmabile”. Catena di solidarietà, già raccolti 12.500 euro a sostegno del canile

La cagnolina Guendalina con la sua famiglia: "Ci restano solo i ricordi felici"

Enzo Savone, la moglie Stefania Abbiati e i figli Filippo e Francesca con Guendalina

Vigevano (Pavia) – “Una crudeltà gratuita, indicibile”. Guendalina richiusa nella lavatrice guasta: condannata a morte dai ladri. “Non dormiamo più. Questa casa, senza di lei, non è la stessa”. In via Gravellona a Vigevano, nel Pavese, i ricordi felici a cui aggrapparsi sono stampati sulle foto di famiglia. Enzo Savone, la moglie Stefania Abbiati e i figli Filippo e Francesca in posa con la meticcia che avevano accolto 5 anni fa, quando aveva poche settimane di vita: Guendalina. I ladri si sono imbattuti nella cucciola a inizio agosto, unica inquilina nella casa svuotata dalle vacanze. La banda l’ha afferrata e imprigionata.

Una scena inimmaginabile: Guendalina che lotta, prova a liberarsi, graffia i cestelli della lavatrice, soffoca nella disperata ricerca d’aria. La meticcia è stata ritrovata solo qualche giorno dopo la scoperta del raid. Prima del macabro epilogo la famiglia e moltissimi cittadini di Vigevano erano scesi in strada per cercarla, pensando che Guendalina fosse uscita dalla porta socchiusa e senza poi ritrovare la strada di casa. Una speranza umiliata.

La condanna a morte di Guendalina ha colpito profondamente la città che ha risposto in modo massiccio e inatteso alla raccolta fondi lanciata in memoria della meticcia e a favore del canile di via Valletta Fogliano: sono stati raccolti addirittura 12.500 euro che nei prossimi giorni verranno consegnati alla struttura di soccorso e accoglienza. “Siamo commossi per l’affetto e la vicinanza – commenta Stefania Abbiati – Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questa iniziativa per amore della nostra Guendalina”.

È un agosto doloroso, in casa Savone: la famiglia ha vissuto un trauma difficile da superare. “Siamo ancora sconvolti e sotto choc per la cattiveria gratuita dei ladri – continua la “padrona“ di Guendalina –. Chi può agire con tale disprezzo della vita? È stata una crudeltà inspiegabile. Tutto avrebbero potuto farci, davvero, ma non una cosa del genere. Le nostre notti non sono più tranquille. La morte di Guendalina ha lasciato un vuoto incolmabile nella nostra casa”.

Sin dal primo minuto la famiglia Savone aveva veicolato la richiesta d’aiuto sui social. “Quello che ci hanno rubato non ci interessa, anche se il bottino è stato rilevante – aveva detto papà Enzo nelle ore successive al furto –. Quello che ci preme è sapere che la nostra Guendalina stia bene”. Nessuno poteva immaginare che la cagnolina, cercata nella periferica via Gravellona e in ogni angolo della città, fosse stata addirittura uccisa dai malviventi. Ladri che avevano probabilmente tenuto d’occhio la casa: la mamma e i ragazzi erano in vacanza e quella sera il papà era uscito per cena. Questione di qualche ora appena. Ma tanto è bastato. La banda ha scassinato la porta d’ingresso. In casa c’era la luce accesa, come sempre quando Guendalina veniva lasciata sola di sera. Forse i banditi hanno temuto che la cagnolina potesse intralciare il colpo, visto che era solita abbaiare agli sconosciuti.

“Non riesco ad accettare il pensiero di una morte così atroce per la nostra Guendalina – conclude mamma Stefania –. È una crudeltà che non riesco a definire. Secondo la Scientifica i cestelli erano graffiati: probabilmente quando è stata messa nella lavatrice era ancora viva”. Le indagini sono in corso ma gli elementi a disposizione degli investigatori sono pochi: in casa non sono state trovate impronte, segno che chi ha agito indossava i guanti. Un aiuto potrebbe arrivare dalle telecamere lungo la via: le immagini sono al vaglio.