
Il Pavia Calcio festeggiato in sala consiliare
Pavia, 13 maggio 2025 – Erano 22 anni che il Pavia calcio non vinceva un campionato. Un evento che ieri sera è stato celebrato nella sala consiliare del Comune in cui lo staff e la squadra sono stati inviati per una piccola festa in apertura della seduta. Tanti applausi e scambi di doni tra gli amministratori e la società e qualche impegno assunto pubblicamente.

Il sindaco
“Di fronte a tutti i consiglieri – ha detto il sindaco Michele Lissia, che ha seguito l’ultima partita disputata sul campo di Lentate e si è emozionato per la vittoria – chiedo al presidente di continuare a puntare in alto per raggiungere traguardi sempre più prestigiosi. Pavia è una città nata nell’89 a.C., ha una storia e un prestigio, vogliamo supportare i giocatori per raggiungere quei traguardi che meritiamo. Insieme possiamo farcela”.

La squadra
La squadra di calcio, nata nel 1911 dopo l’esperienza della “Goliardica” costituita nel 1907 come gruppo sportivo universitario, all’inizio del nuovo millennio ha rischiato di sparire ed è stata salvata dalla famiglia Calisti.
Nel 2014 la società è stata venduta al cinese Xiadong Zhu. I progetti erano molto ambiziosi, i tifosi speravano in una scalata fino a campionati nazionali, invece di lì a poco gli imprenditori hanno annunciato il proprio disimpegno e sono cominciate le traversie.
A far sognare di nuovo i pavesi è arrivato Giuseppe Nucera che vive e lavora a Ginevra, ma come ha sottolineato l’assessora allo sport Angela Gregorini “si è innamorato della nostra città”.
Il presidente
A Nucera Pavia ha donato il sigillo con la medaglia del Regisole e un libro con le più belle immagini della città. “È bello sentire la vicinanza delle istituzioni locali – ha detto il presidente -, per noi è un segnale prezioso e speriamo di portare il Pavia dove si merita di stare davvero” Uno stemma della città è stato poi donato al direttore generale Antonio Dieni, e al direttore sportivo Ivan Zampaglione: “Chiediamo di darci una mano perché abbiamo bisogno di voi – hanno detto rivolgendosi ai consiglieri -. Dobbiamo tenerci caro il presidente perché senza di lui non ci sarebbe stato il Pavia calcio. E dobbiamo stare tutti uniti per portare la squadra tra i professionisti”.