Cadavere ritrovato all'ex Snia di Pavia: è una donna. Ora si cerca chi lo ha occultato

Pavia, di una quarantenne italo-tunisina il corpo ritrovato il 19 ottobre. Il decesso per cause naturali

L'area sotto sequestro

L'area sotto sequestro

Pavia, 5 gennaio 2023 - Una donna, quarantenne, senza fissa dimora. Non uccisa, morta per cause naturali. Ma chi sapeva di quella morte, anziché lanciare l’allarme, aveva nascosto il corpo sotto un cespuglio, dov’era stato poi ritrovato solo dopo parecchi mesi. Ha ora un nome la vittima trovata lo scorso 19 ottobre nell’area dismessa dell’ex Snia, in stato di avanzata decomposizione dei tessuti e di scheletrizzazione delle ossa. La zona è ancora sotto sequestro, come ben evidente dal nastro biancorosso e dal foglio sul cancello di viale Montegrappa.

Occultamento di cadavere

Le indagini della squadra Mobile sono ancora in corso, con l’inchiesta della Procura non più per omicidio ma “solo“ per l’occultamento del cadavere. Dallo stretto riserbo degli inquirenti non sono state rese note le generalità della vittima, che è stata comunque identificata. Si tratta appunto di una donna quarantenne, italo-tunisina, una senzatetto che frequentava sia Milano che Pavia, pare in particolare le zone della stazione ferroviaria e delle aree dismesse dove cercare riparo notturno.

Il ritrovamento casuale

Il ritrovamento casuale, da parte di un ruspista che stava effettuando lavori nell’ex Snia, aveva lasciato ipotizzare nell’immediato che si potesse trattare di un omicidio, anche perché con il corpo in quelle condizioni non era stato possibile stabilire subito le cause del decesso e non era stato possibile escludere una morte violenta. Anche se solo pochi giorni dopo era emerso che il corpo non fosse carbonizzato come parso al momento del ritrovamento, sembravano avvalorare l’ipotesi dell’omicidio alcune ossa trovate fratturate, in particolare del costato.

Accertamenti e indagini

Dai successivi accertamenti medico legali, invece, la morte sarebbe stata provocata da cause naturali, con le fratture alle ossa evidentemente post mortem, da far risalire al primo spostamento con l’occultamento del cadavere oppure al successivo ritrovamento del corpo. In ogni caso, anche se per la morte non ci sarebbero da individuare responsabili, il corpo era stato però nascosto, anche in modo efficace visto il ritrovamento solo parecchi mesi dopo. Sulle indagini in corso per occultamento di cadavere il riserbo di Procura e polizia è totale. Chi aveva trovato e nascosto il corpo non può però che essere qualche altro senzatetto che frequentava la stessa area dismessa dell’ex Snia. Forse solo un gesto pietoso per dare una sorta di improvvisata sepoltura, ma tenendo così nascosta la morte.