Biancheria e prodotti per l’igiene Raccolta per i detenuti del carcere

Pavia, l’appello del cappellano di Torre del Gallo: "Tra povertà, Covid e solitudine situazione difficile". I positivi dietro le sbarre sono saliti a oltre cento su 578, 15 su 200 gli agenti di polizia penitenziaria

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di Manuela Marziani

Un appello per far arrivare ai detenuti indumenti intimi come calze, boxer, canottiere, magliette in cotone e prodotti per l’igiene personale. Lo ha lanciato il cappellano di Torre del Gallo, don Dario Crotti, mettendo in tutte le parrocchie un volantino con l’elenco degli oggetti che spesso vengono chiesti e che per chiunque di noi sono di facile reperibilità, mentre è più difficile trovarli in carcere. Nell’elenco rientra la biancheria intima come calze (41-43), boxer (M-L-XL), canottiere, magliette in cotone (M, L, XL), ma non mancano le tute da ginnastica, scarpe da tennis (misure 42-43-44) e poi anche dentifrici, spazzolini e sapone. Molto graditi poi anche i calendari per segnare lo scorrere del tempo, basta che non abbiano le spirali o parti in metallo perché non sono consentiti e anche le corone del Rosario in legno.

"I generi elencati – ha sostenuto don Dario – ci vengono sollecitati spesso e tante volte non riusciamo a rispondere adeguatamente alla domanda. Con questa raccolta vorremmo preparare alcuni kit di prima necessità ed emergenza da distribuire attraverso i volontari". Gli oggetti dovranno essere consegnati in parrocchia e i parroci provvederanno a farli avere al cappellano. "La situazione del nostro carcere non è facile per varie situazioni – ha scritto don Dario –: la pandemia, le situazioni di grave povertà e la totale assenza di riferimenti familiari per molte persone detenute nella casa circondariale di Pavia, che non fanno alcun colloquio e non possono contare sul sostegno di alcuna persona vicina". Intanto il Covid ha varcato anche i cancelli di Torre del Gallo dove sono 103 i detenuti positivi su una popolazione di 578 persone. I casi dovrebbero essere tutti asintomatici e diversi tra i carcerati hanno già ricevuto la terza dose. I detenuti sono controllati regolarmente attraverso i tamponi e proprio dai test è emersa la positività di un quinto. Positivi al Covid anche alcuni agenti di polizia penitenziaria, 15 su un organico di 200. E il contagio da Coronavirus è soltanto l’ultimo tassello in una situazione già molto complicata all’interno del penitenziario dove in un mese sono stati tre i suicidi registrati. "L’impressione del garante nazionale è stata di trovarsi davanti al rischio di un carcere abbandonato a sé stesso con carenze di personale e di gestione" ha riportato una nota del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale Mauro Palma dopo una visita al carcere di Pavia che ha trovato l’istituto in condizioni analoghe, se non peggiori, rispetto alla visita del 2017. Ci sono "carenze di personale e di gestione. Non ci sono a Pavia opportunità trattamentali e strumenti per rendere il tempo detentivo un tempo utile alla risocializzazione. All’estremo degrado di alcuni padiglioni si aggiungono le carenze di personale e risorse nell’area sanitaria. Per questo il garante ha avuto un incontro con la Procura per segnalare, tra l’altro, l’allarme sul dato inaccettabile di tre suicidi in un mese".