LAURA LANA e STEFANO ZANETTE
Cronaca

Bereguardo, cerimonia per Paolo Foglia: morì da eroe per salvare tre persone

Era il 15 agosto del 2002 quando il 35enne di Bresso in gita sul Ticino non esitò a buttarsi in acqua per strappare dalla corrente un bimbo, suo padre e una donna

Paolo Foglia e la fidanzata Francesca

Paolo Foglia e la fidanzata Francesca

Bereguardo (Pavia) - Sono passati vent’anni. E dal 2002 ogni anno il Ferragosto a Bereguardo è in memoria di Paolo Foglia e del suo eroico gesto. Aveva 35 anni e da Bresso, nel Milanese, era arrivato per trascorrere la giornata festiva insieme alla sua fidanzata e al loro cane in riva al Ticino, sulla spiaggia a monte del ponte di barche di Bereguardo.

Poco prima di mezzogiorno, un bambino di 10 anni si spinse per il caldo a mettere i piedi in acqua, senza voler fare il bagno ma solo rinfrescarsi. In un attimo però il bambino finì in acqua, trascinato dalla corrente in mezzo al fiume. Il padre 32enne si gettò subito nel Ticino per salvarlo, afferrandolo per un braccio ma è a sua volta finendo in difficoltà. Tutti sulla spiaggia si erano mobilitati per salvare il bimbo e il papà e una 30enne si tuffò, trovandosi però anche lei in balìa della corrente. A salvare tutti e tre ci pensò Paolo Foglia, che aveva esperienza da bagnino dopo che durante il servizio militare aveva ottenuto il brevetto di salvamento

Uno per uno li prese letteralmente dall’acqua portandoli a riva, mentre erano stati attivati i soccorsi del 118. I tre salvati finirono in ospedale, il bambino e la 30enne con conseguenze solo lievi, il padre del bambino invece aveva perso conoscenza, ma dopo qualche giorno in Rianimazione si salvò. Ma dopo il triplice salvataggio, Paolo Foglia non ce la fece a salvare anche se stesso e, stremato dagli sforzi, finì sott’acqua. Il suo corpo ormai privo di vita venne recuperato dopo alcune ore di ricerche, verso le 16. 

«Peccato che non ci fosse nessun altro coraggioso come lui a salvare anche lui», ricorda ancora con commozione Carlo Maiocchi, presidente del Comitato Ticino 2000. I Comuni di Bereguardo, Zerbolò e Bresso e il Parco del Ticino ogni anno a Ferragosto celebrano la ricorrenza di quell’eroico gesto, costato la vita a Paolo Foglia.

Anche oggi, alla cascina Boscaccio, a Bereguardo, si terrà una celebrazione in suo onore: alle 10 la messa e alle 11 un corteo si recherà a deporre una corona d’alloro al monumento dedicato a Paolo Foglia, vicino al Ponte di barche. 

«Quando qualcuno chiede aiuto, non si deve pensare. Si deve correre», disse allora la compagna Francesca. Il gesto di Paolo resta indelebile nella comunità di Bresso, che negli anni ha visto intitolare a Foglia la piscina comunale e la passerella ciclopedonale del Parco Nord. «Il suo sacrificio ha indicato ai giovani i veri valori della vita», commentò l’ex sindaco di Bresso Fortunato Zinni, mentre il cardinale Martini durante l’omelia funebre spiegò che «gesti come questi ci danno fiducia nel futuro della nostra società». Lo scorso anno la cerimonia di commemorazione si era tenuta a Bresso: perché i sindaci dei Comuni interessati si sono accordati per ricordare Paolo al monumento sul Ticino ogni dieci anni. Sarà così oggi in occasione del ventennale.