STEFANO ZANETTE
Cronaca

Sgominata banda di ladri nel Torinese: parte della refurtiva trovata a Vigevano

Era nascosta in un terreno in uso a una famiglia di sinti piemontesi

Polizia in azione (foto di repertorio Attalmi)

Vigevano (Pavia), 5 settembre 2019 - Uno degli oltre 30 furti commessi in Piemonte, ha portato la polizia di Torino a Vigevano. In un terreno, appunto nel comune lomellino, in uso a una famiglia di sinti piemontesi, sono state ritrovate e sequestrate tre colonnine per l'erogazione di energia elettrica ed acqua potabile, che erano state rubate, sradicandole dal marciapiede, in un mercato rionale nel comune di Strambino (Torino).

Uno dei principali indagati, nell'ambito dell'operazione Giulia della Polstrada torinese (Compartimento Piemonte e Valle d'Aosta), A.G. 51enne di Crescentino, aveva consegnato la refurtiva al cugino L.C. di Asti, che si era appunto nascosto a Vigevano perché ricercato dalle forze dell'ordine. Delle sei persone destinatarie dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Ivrea, quattro sono state arrestate, mentre due risultano ancora ricercate. Le indagini, durate oltre un anno, erano state avviate col ritrovamento, in mezzo alle villette di Settimo Torinese, parcheggiata sulla pubblica via, di una Alfa Romeo Giulia con targhe false. E proprio il furto, nell'aprile dello scorso anno, in un deposito-carrozzeria a Chivasso (Torino) di 4 auto, sempre Giulia, modello 2.2 turbo 180CV super, blindate e già allestite (con anche sirena e lampeggianti) per l'imminente consegna alla Questura di Torino, aveva destato particolare allarme tra gli inquirenti.

E' stato così scoperto il gruppo criminale capeggiato da B.R., 58enne di Ivrea, già conosciuto per precedenti specifici, specializzato nel furto di escavatori e macchine movimento terra di elevato valore commerciale, desinati ad essere rivenduti in Romania. Per i 44 capi d'imputazione contestati ai maggiori indagati, il furto e la ricettazione riguardano mezzi per un valore di circa 800mila euro. Nell'ambito delle perquisizioni sono stati sequestrati strumenti per contraffare targhe automobilistiche e attrezzature varie, sia tronchesi e palanchini per forzare serrature di ogni genere, sia strumentazioni più tecnologiche, come inibitori di segnale (Jammer), radio trasmittenti e lampeggianti blu in uso alle forze dell'ordine.