
Le accuse sono pesantissime: omicidio volontario pluriaggravato e distruzione di cadavere. Sono i capi di imputazioni con i quali la Procura di Pavia ha chiesto, a chiusura indagini, il rinvio a giudizio per Michael Mangano, 32 anni e Gianluca Iacullo, 44 anni, in carcere da febbraio per l’omicidio di Filippo Incarbone (foto), 49 anni, avvenuto in un appartamento di via Buccella e il cui corpo era stato gettato nel Ticino e recuperato a metà febbraio, quasi un mese e mezzo dopo la sua morte. Una richiesta, quella del pm Paolo Mazza, che ha colto di sorpresa le difese anche alla luce dei risultati della perizia necroscopica, completata qualche settimana fa e che lasciava più di un dubbio sul decesso dell’autotrasportatore pugliese. "Preferisco non commentare nello specifico – dice l’avvocato Fabio Santopietro, legale di Mangano – evidenzio però come la richiesta della Procura strida con le conclusione di una perizia durata 9 mesi".