Assalto al Postamat con l’esplosivo A segno un colpo da 150mila euro

Siziano, quattro i malviventi entrati in azione attorno alle due di notte di ieri in via Roma. Un testimone è riuscito a scorgere la banda mentre saliva su un’Audi e fuggire in direzione Binasco

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SIZIANO (Pavia)

di Stefano Zanette

Un colpo “chirurgico”, sia per la quantità dell’esplosivo che soprattutto per i tempi della fuga. Tanto da ipotizzare che fra i quattro malviventi entrati in azione nella notte tra venerdì e ieri al Postamat di Siziano, per un ricco bottino da 150mila euro, ci fosse anche il cronometrista, uno della banda che con il cronometro in mano detta i tempi ai complici per riuscire a fuggire prima che possano arrivare sul posto le forze dell’ordine, come nei film. E così è stato, nonostante il tempestivo allarme lanciato dalle Poste addirittura prima che si verificasse l’esplosione. Proprio per il continuo ripetersi di assalti agli sportelli automatici, uno dei principali strumenti di difesa non solo passiva consiste in un sistema di videosorveglianza, installato dalle Poste, che lancia l’allarme quando vengono individuate persone che stazionano per troppo tempo allo sportello, tanto da far ipotizzare un tentativo di manomissione piuttosto che una vera operazione da parte di un cliente, soprattutto in orario notturno.

Erano le 2 di ieri quando è scattata la segnalazione preventiva da parte proprio della telesorveglianza di Poste Italiane, appunto per la presenza di più persone che stavano manomettendo il Postamat in via Roma a Siziano. Una pattuglia dei carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Pavia è stata subito inviata sul posto. Ma ancor prima che la gazzella potesse arrivare a Siziano, una telefonata al 112, da parte di un residente, segnalava l’esplosione allo stesso Postamat, fornendo anche l’indicazione di quattro sconosciuti saliti su un’Audi e in fuga in direzione di Binasco. Tutto però troppo tardi per le forze dell’ordine, sia per riuscire a sorprendere i malviventi ancora sul posto, sia per intercettare l’auto in una fuga probabilmente altrettanto studiata dalla banda evidentemente ben esperta. Anche per l’uso dell’esplosivo: i vigili del fuoco hanno infatti accertato il probabile innesco con acetilene, un gas spesso usato ma con risultati non altrettanto efficaci. Se troppo, provoca gravi danni anche alla struttura, ma distrugge pure la cassa mandando in fumo i soldi. Se poco, non scardina la cassaforte con i contanti. Nel colpo a Siziano invece i danni ci sono stati, ma contenuti allo sportello automatico. E i ladri sono così riusciti a fuggire con la cassa, che conteneva l’ingente somma di 150mila euro, i contanti caricati per i prelevamenti più frequenti nel fine settimana.