
Il presidente della Broni-Stradella Luigi Maggi
Pavia, 12 dicembre 2015 - C'è già chi l’ha ribattezzato il ‘soccorso rosso’ e chi ieri mattina guardava con molto sospetto a quell’incontro al Mezzabarba tra il sindaco Massimo Depaoli e il presidente della Broni-Stradella Luigi Maggi. Ma pure chi accusa l’opposizione di non svolgere adeguatamente il suo ruolo. Al centro delle polemiche c’è la possibile acquisizione da parte di Asm del 10% delle azioni della Broni-Stradella spa. "E’ un totale controsenso rispetto a quanto previsto dal piano di riordino delle società partecipate – dice Niccolò Fraschini promotore del movimento civico Idea Pavia – presentato dalla stessa giunta Depaoli solo poche settimane fa, nel quale si afferma con chiarezza che l’attuale quota detenuta da Asm Pavia in Broni Stradella è da ritenersi come ‘non strategica’".
Se non è strategica, quindi ci si chiede per quale motivo i cittadini pavesi dovrebbero sborsare oltre 400mila euro per aumentare la quota di partecipazione in una società che produce servizi fuori da Pavia. Secondo il presidente di Asm Pavia, i cittadini pavesi avrebbero un guadagno patrimoniale e dei risparmi nel settore riciclo rifiuti, ma l’opposizione che da sempre è favorevole a un ‘alleggerimento’ degli interessi pubblici nelle società partecipate. "Invece l’attuale Giunta continua con pessime scelte aziendali – insiste Fraschini – prima, ha deciso di non chiudere Asm Lavori, nonostante la nostra petizione sottoscritta da centinaia di pavesi".
Ieri l’opposizione aveva convocato una conferenza stampa per parlare dell’argomento discusso la sera prima in consiglio comunale, ma all’ultimo momento è saltata. "Ci mobiliteremo – aggiunge Niccolò Fraschini – insieme a tutte quelle forze politiche che condividono questa battaglia contro questa decisione, tornando a chiedere con forza che Asm Pavia, pur nell’ottica di una sua futura vendita faccia quello per cui è nata: offrire ai cittadini pavesi servizi di qualità e non per effettuare operazioni finanziarie di nessuna utilità". I 400mila euro, quindi si chiede vengano investiti in nel miglioramento della pulizia della città o per il completamento dei lavori di ristrutturazione degli alloggi popolari mai consegnati a chi ne avrebbe diritto.