
I dipendenti della Xilopan
Braccio di ferro tra l’azienda che subentrerà alla srl che lavora alla Dupon di Badia Pavese e il Sì Cobas. Da quattro giorni i 40 dipendenti che realizzano cialde per i gelati hanno incrociato le braccia e non intendono tornare in fabbrica se non otterranno l’applicazione del contratto nazionale previsto per la loro categoria, l’alimentare. L’azienda, però intenderebbe applicare il contratto della multiservizi. Di questo si è parlato anche giovedì in Prefettura in un incontro tra le parti. "È un cambio appalto – dice Sonila Lulia coordinatrice del Sì Cobas Pavia, l’unico sindacato presente nell’azienda – quindi devono essere garantite almeno le condizioni precedenti, il contratto previsto per le logistiche". L’azienda risponde che se i dipendenti lunedì non accetteranno il contratto multiservizi, scatteranno i licenziamenti. "Un ricatto - aggiunge Lulia -. Stanno facendo colloqui per effettuare assunzioni interinali e non vogliono assumere i contratti a termine". Lunedì alle 16 l’azienda e i sindacati si incontreranno di nuovo senza avere una bozza ufficiale su cui discutere. E lunedì partirà anche la richiesta di cassa integrazione inoltrata dalla Xilopan di Cigognola che produceva pannelli in truciolare. Sindacati e azienda hanno firmato ieri l’accordo che prevede la cassa integrazione per 6 dipendenti che ne hanno fatto richiesta e una buonuscita, differente a seconda dell’età anagrafica e di servizio, per gli altri. Mentre si discutevano i dettagli, a uno dei dipendenti è stato offerto di restare a lavorare. Si occuperà delle operazioni preliminari alla chiusura e che dureranno un paio d’anni. Potrà lasciare quando vorrà. Manuela Marziani