STEFANO ZANETTE
Cronaca

Pasqua, albergatori: esplode la protesta

Sos di Merlino: "A Pasqua quasi tutti gli hotel in provincia sono chiusi e i pochi aperti hanno zero prenotazioni"

Giovanni Merlino, presidente Federalberghi della provincia di Pavi

Pavia - «Per Pasqua quasi tutti gli hotel della provincia di Pavia sono chiusi e i pochi aperti hanno zero prenotazioni: con la zona rossa è vietato infatti viaggiare in Italia. Ma è assurdo che sia invece consentito viaggiare all’estero". Giovanni Merlino, presidente provinciale e consigliere regionale di Federalberghi, oltre che titolare dell’hotel Moderno (4 stelle a Pavia) interviene nella polemica lanciata dal presidente nazionale di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla notizia delle nuove regole che sanciscono il via libera alle vacanze pasquali all’estero.

Ma i viaggi non erano consentiti solo per motivi di lavoro o di salute, non per semplice turismo? "Per noi che siamo in zona rossa è così - risponde Merlino - ma la risposta data dal ministero dell’Interno alle delucidazioni chieste dai tour operator ha spiegato che è consentito lo spostamento anche solo per turismo verso un Paese aperto e fruibile". Si può quindi andare ad esempio in Spagna, con solo l’obbligo di fare il tampone prima di partire e poi al rientro in Italia, senza obbligo di quarantena se l’esito del tampone è negativo.

Forse è la conseguenza di normative nazionali che si differenziano tra i diversi Paesi in Europa? "Evidentemente è così, ma come ha spiegato bene il nostro presidente nazionale di Federalberghi, chiediamo al Governo regole uguali per tutti. In Inghilterra ad esempio hanno vietato a tutti sia di entrare che di uscire dal Paese. Qui invece si blocca il turismo di prossimità e si lascia l’intero settore turistico in balìa di quella che di fatto è una concorrenza sleale da parte di altri Paesi".

Quanto stanno risentendo gli albergatori pavesi delle attuali restrizioni e dell’incertezza per i prossimi mesi? "Ad oggi siamo a un’occupazione delle stanze negli alberghi della provincia che non supera il 15%. Noi qui a Pavia lavoriamo solo con chi si sposta per lavoro o per motivi di salute, ma ad esempio in Oltrepò o in Lomellina la maggior parte degli albergatori non hanno convenienza a rimanere aperti. Il paradosso è infatti che l’albergo può essere aperto, perché considerato un servizio essenziale, ma se le camere restano vuote i costi fissi di gestione sono insostenibili".

La richiesta di Federalberghi al Governo è di liberare subito le persone che hanno fatto il vaccino o dimostrano di essere negative al tampone o al sierologico (anche se guariti). C’è speranza? "Almeno la speranza la dobbiamo avere. E abbiamo fiducia che il Governo sia consapevole delle difficoltà del settore. Chiediamo solo di poter lavorare in sicurezza".