Pavia, accoltellò e uccise la zia: rinviato a giudizio

L’11 gennaio 2021 Andrea Cusaro tornò nella casa in cui aveva trovato ospitalità ed ebbe l’ennesima lite. Il 3 giugno via al processo

Gli inquirenti davanti alla casa di Landriano

Gli inquirenti davanti alla casa di Landriano

Pavia, 27 aprile 2022  -  È stato rinviato a giudizio ieri Andrea Cusaro, 27enne accusato dell’omicidio della zia Gabriella Cusaro, 77 anni. La donna è stata uccisa nella sua abitazione di Landriano nella notte dell’11 gennaio 2021. Ieri al termine dell’udienza preliminare, il Gup di Pavia Luigi Riganti ha disposto il rinvio a giudizio dell’imputato, il cui processo si aprirà il 3 giugno davanti alla Corte d’Assise in tribunale a Pavia. Non si sono costituite parti civili contro l’imputato. Cusaro aveva accoltellato a morte la zia al culmine di un litigio. I due vivevano insieme, in quanto Gabriella Cusaro aveva accolto il nipote nella sua abitazione in via Cerca nel comune del Pavese dopo che lui aveva lasciato la casa dei genitori un anno prima, si era infatti allontanato all’inizio del lockdown del 2020. Sembra che i litigi tra nipote e zia fossero frequenti: anche la notte dell’omicidio il 27enne, che era tornato a casa dopo una serata fuori in compagnia al bar, aveva avuto un alterco con la 77enne.

Sembra che all’origine della lite in quell’occasione ci fosse una dose di sostanza stupefacente che il giovane non riusciva a trovare in casa. Durante il violento diverbio, la situazione era degenerata e secondo la ricostruzione dell’accaduto era scattata l’aggressione fisica. Il nipote avrebbe afferrato un coltello da cucina e avrebbe colpito più volte la zia, fino a ucciderla. La morte di Gabriella Cusaro aveva gettato nello sconforto il paese, in quanto la donna era molto conosciuta in zona. La settantasettenne era vedova e per anni si era occupata della farmacia del marito, prima di dedicarsi ad altre attività imprenditoriali.

Dopo l’accaduto, Andrea Cusaro aveva allertato sua madre spiegando cos’era successo. Subito erano sopraggiunte sul posto le forze dell’ordine e i soccorritori, ma per la zia Gabriella non c’era stato più nulla da fare. Il 27enne era quindi stato fermato. In sede di interrogatorio davanti al Gip di Pavia aveva scelto di rispondere alle domande del magistrato, ammettendo il suo ruolo relativamente all’accaduto. Ora la Corte d’Assise valuterà la situazione nel corso del dibattimento.