
Il convegno
Pavia, 8 marzo 2019 - Dare visibilità anche mediatica alle ricercatrici, incentivando la loro presenza sulla scena pubblica, come ambasciatrici del sapere e della scienza. Il progetto, promosso a partire dal 2016 dall'Osservatorio di Pavia, dall’Associaione GiULiA, dalla Fondazione Bracco, con il sostegno della Commissione Europea, ha raccolto in un database i nomi di 100 ricercatrici italiane del mondo “STEM” (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica) ed è stato presentato all'Università di Pavia in occasione della Giornata internazionale della donna.
Numerose ricerche sulle donne nell'informazione dimostrano che raramente vengono interpellate dai media in qualità di esperte. A spiegare e interpretare il mondo sono quasi sempre gli uomini: nell'82% dei casi secondo i risultati nazionali del Global Media Monitoring Project 2015. Eppure le donne esperte ci sono. E possono svecchiare un linguaggio mediatico, che, ignorandole, trascura i segni del tempo e disconosce l'apporto delle donne in tutti i diversi ambiti della società: dalla politica alla scienza. Nei prossimi otto anni il PIL mondiale potrebbe aumentare più di due punti percentuali se il gap di partecipazione delle donne all'economia si dimezzasse, stima un rapporto dell'Ocse. Stereotipi e pregiudizi quando non discriminazioni sulle donne fanno pagare al mondo un significativo costo di mancata crescita. Valorizzare il lavoro delle economiste è importante tanto quanto valorizzare le professioniste STEM, perché vuol dire avere uno sguardo lungimirante sul nostro futuro, in cui una partecipazione femminile in linea con quella maschile significa più ricchezza, per tutti.