Pavia, ragazzino di 15 anni annegato nel Ticino: “Tragedie come questa sconvolgono la comunità”

Il vicesindaco di Trivolzio ricorda il quindicenne Manuel Moranda

Manuel Moranda da alcuni anni si era traferito da Motta Visconti a Trivolzio nelle palazzine dietro al supermercato Md. Proprio lì ieri i suoi amici adolescenti si sono radunati nel silenzio

Manuel Moranda da alcuni anni si era traferito da Motta Visconti a Trivolzio nelle palazzine dietro al supermercato Md. Proprio lì ieri i suoi amici adolescenti si sono radunati nel silenzio

Non si erano dati appuntamento, ma ieri pomeriggio dopo la scuola si sono trovati nei giardinetti vicini al supermercato, come spesso facevano e faranno ancora, ma senza Manuel. Tra le ragazzine e i ragazzini di Trivolzio tanti abbracci e lacrime, senza alcuna voglia di parlare con estranei dell’amico che non c’è più, morto domenica sera in ospedale a Bergamo per le tragiche conseguenze di un bagno in Ticino.

Manuel Moranda, 15enne che risultava ancora formalmente residente a Motta Visconti (Milano), già da alcuni anni si era trasferito con la famiglia a vivere a Trivolzio, nelle palazzine della zona residenziale dietro al supermercato Md. Frequentava un corso in una scuola professionale di Pavia, dopo essere stato iscritto sia all’Itis Cardano sia all’Istituto Volta, sempre a Pavia.

"Conosco bene la famiglia – dice Paolo Bremi, che a Trivolzio attualmente ricopre la carica di vicesindaco dopo essere stato primo cittadino per 15 anni in tre mandati – e in particolare il papà, grande lavoratore. La famiglia si era trasferita qui alcuni anni fa, anche se il padre lavora a Milano. Il ragazzino, uno dei cinque figli, aveva frequentato l’ultimo anno delle medie a Bereguardo e per ricordarlo so che la preside dell’Istituto comprensivo sta valutando di annullare tutte le manifestazioni di fine anno. Trivolzio è un piccolo centro dove ci conosciamo un po’ tutti, anche se ultimamente le zone residenziali stanno diventando un po’ un dormitorio. Ma tragedie come questa sconvolgono l’intera comunità e siamo tutti vicini ai genitori e agli altri loro figli in questo momento di immenso dolore".

Con due amici Manuel domenica aveva raggiunto una spiaggia sul Ticino a Torre d’Isola, erano entrati in acqua prima solo con i piedi, poi la corrente lo ha trascinato sott’acqua. L’allarme lanciato dall’opposta sponda del Ticino, dalla spiaggia detta dell’ex-colonia di Zerbolò, ha fatto attivare i soccorsi dei vigili del fuoco che hanno ripescato il 15enne ancora vivo e l’elicottero dell’Areu lo ha trasportato a Bergamo, ma per lui non c’è stato purtroppo nulla da fare. "Per i giovani d’oggi – conclude Bremi – mancano riferimenti, come gli anziani che avvertivano noi da ragazzini delle insidie del fiume".