Dante, viaggio nei secoli della Commedia

Pavia, apre oggi al pubblico la mostra allestita all’interno dell’antica biblioteca di corte del castello. Esposte tutte le edizioni più importanti

Progetto Dante: apre la mostra al castello visconteo

Progetto Dante: apre la mostra al castello visconteo

Pavia - Il busto in gesso di Dante Alighieri dal centro della sala guarda tutti i suoi lavori esposti nelle teche. Edizioni rare della Divina Commedia collezionate dal marchese Luigi Malaspina o da Carlo Bonetta, che raramente vengono esposte. L’occasione è la mostra allestita all’interno dell’antica biblioteca di corte del castello visconteo che sarà aperta al pubblico da oggi al 31 dicembre. Un "viaggio" nei secoli della Commedia quello che viene proposto grazie alle opere che provengono dai Musei civici e dalla biblioteca Bonetta e che portano in esposizione le edizioni più importanti di ogni secolo dal Quattrocento al Settecento fino alla monumentale opera illustrata da Amos Nattini, già illustratore di D’Annunzio, che iniziò a progettare durante la prima guerra mondiale 100 litografie dedicate al capolavoro realizzate in 20 anni.

«Non avremmo potuto dimenticarci del Sommo poeta a 700 anni dalla sua morte - ha detto il sindaco Fabrizio Fracassi - e questa mostra è significativa per quanto è stato importante Dante e di spunto per altri artisti". La Commedia in dialetto milanese, quella in dialetto veneziano, le edizioni tascabili e quelle più note come la prima stampa fiorentina voluta da Lorenzo il Magnifico il cui progetto iconografico fu affidato a Sandro Botticelli. E attorno le affascinanti opere di video art del regista videomaker Rino Stefano Tagliafierro, che mette in scena tre cantiche attraverso la tecnica dell’animazione digitale. "I tre video sono un link tra le opere del passato e quelle di oggi - ha detto Tagliafierro, che in settembre estrapolerà in esclusiva per Pavia una nuova videoinstallazione -, sono un modo per conoscere Dante". Ha puntato l’accento sulla sala dell’antica biblioteca, invece, l’assessore alla cultura Mariangela Singali: "Era il luogo in cui si conservavano manoscritti e incunaboli rarissimi. Purtroppo è stata trafugata e non possediamo più nulla, ma abbiamo un grande patrimonio librario nella nostra biblioteca che intendiamo valorizzare".

E, tanto per cominciare, a corollario della mostra sono previsti tre eventi. Il 22 luglio alle 18.30 al castello visconteo è prevista "Dante. Un’epopea pop", conferenza di Giuseppe Antonelli (professore ordinario di linguistica italiana dell’Università di Pavia) sulla fortuna popolare della figura di Dante Alighieri, che attraversa i secoli e i generi, dalla fotografia alla musica, dalla televisione al fumetto, dai videogiochi alla pubblicità. Il 9 settembre alle 21 al Broletto per "Divinarmonia. Il viaggio di Dante nella conoscenza" con Vincenzo Zitello (arpista) e Davide Ferrari (attore) i versi della Commedia saranno l’epicentro dal quale si dipanerà un itinerario musicale che dai suoni dell’arpa bardica medioevale si condenserà nelle atmosfere rarefatte delle sonorità elettroniche più ricercate. Il 22 ottobre, alle 18 in castello poi sarà la volta di "Dal peccato alla virtù: l’amore in tre canti della Commedia commento di Mirko Volpi (ricercatore di linguistica italiana dell’Università e lettura di Davide Ferrari.