Chi ce la fa, in tenda

L’incredibile boom del campeggio a Milano, tutto esaurito in luglio e agosto. Ed ecco per quali motivi

Nove su dieci, manco a dirlo, sono stranieri. Più avvezzi di noi alle scomodità e alla vita selvaggia. Ma il luogo comune non basta a spiegare il surreale boom delle vacanze in campeggio a Milano. E non stiamo parlando certo delle tende sorte questa primavera fuori del Politecnico, per manifestare contro un caro alloggi ormai sotto gli occhi di tutti. Parliamo dell’unico, vero e inimitabile camping metropolitano all’ombra del Duomo, il Village Città di Milano, in via Airaghi 61.

Tutto esaurito, spiegano i titolari, a luglio e nelle settimane centrali di agosrto. Ora, direte voi, chi è il pazzo che viene a stendersi a quaranta gradi senz’aria condizionata, eccetera eccetera. Andiamo con ordine. Anzitutto parliamo di una struttura a 4 stelle da 50mila metri quadri con più di 50 bungalow disponibili – incluse suite con idromassaggio – e oltre duecento piazzole per tende e camper. Con ristorante, bar, pizzeria, i campi da beach volley e calcetto, la sauna e persino un piccolo zoo. E i prezzi però sono concorrenziali anche in alta stagione: per la piazzola si parte da 22 euro al giorno.

Aggiungete il fatto che Milano ha vissuto una straordinaria stagione di concerti, che di sicuro attirano più i giovani che i matusa. Così olandesi, tedeschi, svizzeri, francesi, ma anche statunitensi e sud coreani, abbandonano la tentazione di un hotel o di un appartamento con airbnb, per risparmiare e stare in mezzo ai coetanei. A pensarci bene, l’idea non appare più così bizzarra.