
di Roberto Sanvito
Già prima della partita contro il Sona era circolata l’indiscrezione che la squadra volesse incontrare la stampa (o scrivere una lettera) per una comunicazione urgente. Poi è prevalsa la linea della cautela e nonostante fosse stata una settimana abbastanza movimentata, tutto è temporaneamente rientrato per mantenere la concentrazione in vista del match contro i veneti, assolutamente da non perdere contro un’avversaria con un piede e tre-quarti in Eccellenza. Vittoria per 3-1, tre punti in classifica in una domenica in cui, Varese a parte, han perso tutte. Poi, nella “pancia” del Ferruccio, mentre Fabio Iurato era a colloquio con i tifosi preoccupati per le sorti del club, ci ha messo la faccia l’uomo più rappresentativo di questo Seregno, uno dei pochissimi qui da luglio, che a dicembre non ha abbandonato la barca e che ha confermato quello che a Seregno ormai tutti sanno. Ecco le parole di capitan Luca Santonocito: "La situazione extra-campo è particolare, diciamo così… Il nostro impegno ci sarà sempre, ci siamo stretti, il gruppo è compatto e penso che in campo si sia anche visto, nonostante le mancanze, che ci sono. E noi siamo in difficoltà…".
Si parla di giocatori e staff tecnico che non percepiscono rimborsi – così è filtrato – chi da dicembre e chi da gennaio. E la situazione del settore giovanile non sembra differente.In attesa di una comunicazione della proprietà anche se i social ufficiali sono muti da un bel po’ dopo l’uscita di scena dell’incaricato ad aggiornarli. Però c’è una salvezza da conquistare sul campo che dopo la vittoria di domenica e soprattutto non ci fossero quei tre punti di penalità sarebbe cosa fatta. "Quanto manca? Non facciamo calcoli, dobbiamo farne il più possibile per arrivare all’ultimo turno sereni e tranquilli". Per restare in tema di social, non manca la presa di posizione (dura) del direttore generale Jacopo Colombo - pressoché “separato in casa“, che dopo il 3-1 scrive così (ai giocatori) sul proprio profilo Facebook: "Voi più forti di tutto e di tutti, più forti delle promesse non mantenute, più forti delle pagliacciate…".