
Tempi duri per i troppo buoni. Chiedere a Paolo Semeraro e Gianluca Pirotta (foto), componenti dell’equipaggio reduce dall’Italian Baja. Il...
Tempi duri per i troppo buoni. Chiedere a Paolo Semeraro e Gianluca Pirotta (foto), componenti dell’equipaggio reduce dall’Italian Baja. Il monzese Semeraro e il villasantese Pirotta hanno concluso la gara (Coppa del Mondo di cross country), all’ottavo posto della prova valida per il campionato italiano. Un piazzamento niente male, considerando sia la limitata potenza della vettura utilizzata, un Suzuki Jimny 1400, sia la concorrenza (44 macchine). I rimpianti sono così legati a quei 15 minuti utilizzati complessivamente per dare una mano a due equipaggi in difficoltà. Nella prima giornata Semeraro e Pirotta hanno trainato una vettura in crisi per la rottura della frizione. In seguito hanno contribuito a liberare un mezzo che si era insabbiato. Tempo “perso“ in maniera imprevista che, inevitabilmente, ha appesantito la classifica del piccolo, ma grintoso Jimny assistito dal team Tiesse di Asti. "Secondo noi - precisa Semeraro - il tempo per aiutare i concorrenti non avrebbe dovuto essere considerato. In ogni caso, non abbiamo fatto ricorso. L’ottavo posto è un buon risultato. Ma se ci avessero tolto quei 15 minuti, saremmo arrivati settimi". Prossimo appuntamento il Maroc Challenge, dal 28 novembre al 6 dicembre. Il tandem brianzolo affronterà la gara in Africa con una Jeep Wrangler. "Il bilancio - aggiunge Semeraro - è positivo. La vettura si è dimostrata affidabile. E poi l’importante era levarmi di dosso un po’ di ruggine".
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