
Il difensore Antonio Arpino con il presidente del Desenzano, Roberto Marai
Dopo Filippo Carobbio in panchina e l’attaccante Daniele Ferrandino – autore con la maglia azzurra di 20 gol e “promosso“ in Serie C con la Pergolettese – la Folgore Caratese perde anche il terzo “eroe“ della grande stagione 2024/25. Forse l’addio meno atteso, il meno pronosticabile. Uno per l’anno di contratto ancora in essere, due per la fascia di capitano inchiodata al suo braccio e tre per lo speciale rapporto che lo legava al patron Michele Criscitiello che, di fatto, gli aveva consegnato le chiavi dello spogliatoio. Ma si sa come vanno le cose nel calcio, a tutte le latitudini. E ieri mattina, anche se la notizia circolava già da un paio di settimane attraverso i soliti beninformati, il Desenzano ha ufficializzato l’arrivo sulle sponde del lago di Garda del difensore centrale Antonio Arpino. Un’operazione economica sicuramente importante, almeno da categoria superiore visto che per liberarlo dalla Folgore Caratese i bresciani hanno dovuto pagare un cospicuo buy-out alla società brianzola che se da una parte incassa una cifra importante, dall’altra perde un altro dei suoi baluardi che va così a rinforzare una possibile avversaria (i gironi non sono ancora stati resi noti) per la corsa al titolo. Queste le prime parole dell’oramai ex idolo della Sportitalia Arena da giocatore del Desenzano pubblicate sui social del suo nuovo club di appartenenza. "Nonostante avessi un altro anno di contratto con la Folgore Caratese ho scelto di venire a Desenzano perché ho percepito la forte volontà del presidente e del direttore sportivo di volermi nella squadra. Sono orgoglioso di entrare a far parte di una società ben organizzata, ambiziosa ma allo stesso tempo dove i valori umani sono importanti. Da parte mia cercherò di dare il massimo e di mettermi a disposizione del mister e dei compagni di squadra".
Ro.San.
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