Frode fiscale, riciclaggio e bancarotta: a Monza tre arresti e sequestro di beni per oltre 2 milioni di euro

Le indagini si sono concentrate su sette imprese operanti nei settori dell’edilizia, della logistica e delle pulizie

L'operazione della guardia di finanza

L'operazione della guardia di finanza

Monza, 18 marzo 2024 – Frode fiscale, reati tributari, indebita compensazione di crediti fittizi, riciclaggio e bancarotta fraudolenta: per questo, tre persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza di Monza. Accanto alle misure cautelari personali, le Fiamme hanno sequestrato beni per oltre 2 milioni di euro, pari ai profitti illeciti provenienti grazie ai reati contestati.

Le indagini

Le indagini dei finanzieri si sono concentrate su sette imprese operanti nei settori dell’edilizia, della logistica e delle pulizie, che violavano sistematicamente le leggi in tema di fisco e contributi previdenziali, emettevano spesso fatture false e trasferivano sui conti correnti personali dei titolari i proventi aziendali. Tali imprese - intestate a prestanome brianzoli ora sottoposti agli arresti domiciliari – operavano per un breve periodo e dopo venivano abbandonate in stato di insolvenza per i debiti erariali accumulati.

Le risorse generate attraverso l'evasione delle imposte e dei contributi previdenziali venivano monetizzati con prelievi quotidiani di contante che veniva consegnato all'amministratore di fatto delle aziende coinvolte, uno dei destinatari delle misure cautelari e già arrestato in quanto affiliato a famiglie della 'ndrangheta attive nel Milanese.

Gli arresti

Due arrestati sono ai domiciliari, in carcere è finito un imprenditore e nipote di Cosimo Maiolo, 58 anni, condannato nel 2023 in primo grado a quasi 13 anni dal Tribunale di Milano per una serie di reati connessi all'attività della locale di 'ndrangheta di Pioltello, in provincia di Milano, e sua volta già detenuto.