Vimercate, Fimer è salva: McLaren compra l’azienda

Il giudice ha accolto la proposta del fondo britannico. I sindacati esultano, sospiro di sollievo per 107 operai

Una protesta davanti alla Fimer

Una protesta davanti alla Fimer

Vimercate (Monza Brianza) – Sì alla proposta di Greybull per Fimer. Il fondo che controlla la ex divisione tecnologie avanzate della McLaren convince il giudice di Arezzo, che si riserva di decidere, "ma il fallimento è scongiurato", dicono i sindacati. Manca solo il sigillo, "ma è questione di giorni".

Dal sito di Terranuova Bracciolini riparte la speranza di rimettere in sesto il colosso del fotovoltaico che rischiava di scomparire, un paradosso per Fim e Fiom brianzole "visto che l’azienda opera in un settore strategico e gli ordini ci sono". L’udienza di ieri era stata fissata per sancire la fine del concordato preventivo aperto a settembre 2022, sul tavolo due alternative, o un contratto di acquisto in grado di garantire la continuità industriale, o il crac. In corsa era rimasto solo Greybull con la proposta da 50 milioni, dopo la rinuncia di Clementy’s. Il marchio britannico dei sistemi di controllo elettronico, elettrificazione, connettività e analisi, era stato scelto come partner dal vecchio Cda di Fimer poi revocato dalla proprietà. Ieri è stato proprio il board a comunicare l’accordo "dopo intensa e proficua negoziazione con l’investitore McLaren Applied Greybull Capital".

L’udienza si è chiusa dopo due ore in cui le parti – un centinaio di operai erano fuori in presidio – hanno spiegato le proprie ragioni con l’annuncio della prosecuzione del concordato. "Sono quasi due anni che Fimer è in attesa della svolta - hanno detto i sindacalisti - la battaglia non è ancora finita ma a questo punto possiamo tirare un sospiro di sollievo. Di sicuro non molleremo il controllo". "La società - hanno ribadito i legali - si è presentata in tribunale convinta di aver fatto tutto quanto necessario per consentire la prosecuzione della procedura e l’esecuzione del piano concordatario".

Fimer, specializzata in particolare nella produzione di inverter, ha attirato l’attenzione della Greybull che si muove, come hanno ribadito i rappresentanti del fondo inglese, "proprio per la vicinanza di produzione". Si torna a sperare anche a Vimercate, dove i dipendenti in forza al marchio sono rimasti in 107, all’inizio della vertenza erano il doppio, con l’avanzare delle difficoltà si sono moltiplicate le dimissioni. Anche in via Kennedy è ora di voltare pagina.