
Uno scatto all'interno della St di Agrate Brianza
Agrate Brianza (Monza), 22 aprile 2025 – “800 esuberi più contratti a termine non rinnovati ed eventuali prepensionamenti: la somma fa un migliaio di posti di lavoro da tagliare ad Agrate”.
L’allarme dei sindacati
Così Pietro Occhiuto, segretario della Fiom Cgil-Brianza al termine dell'incontro tenutosi in Regione con i vertici della multinazionale dei semiconduttori. Al centro del confronto il piano industriale 2025-2027. “I nostri timori si stanno rivelando esatti - aggiunge -: a pagare il prezzo della trasformazione sarà il sito brianzolo, per questo abbiamo chiesto ai vertici di modificarne l'impianto. Così, è inaccettabile”.
Stessa lunghezza d'onda per l'assessore regionale allo Sviluppo Guido Guidesi che dopo l'incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy aveva convocato il Gruppo a partecipazione statale proprio per entrare nel merito dell'impatto del piano sui siti lombardi.
La preoccupazione della Regione
“Abbiamo ribadito con fermezza la nostra totale contrarietà alle previsioni – spiega l’esponente della giunta guidata dal governatore Attilio Fontana – Siamo molto preoccupati per il futuro degli stabilimenti lombardi e per i rischi legati all’occupazione: abbiamo chiesto e ottenuto dall’azienda l’impegno a presentare a breve nuove soluzioni che possano confermare l’importanza strategica e produttiva anche per il futuro di Agrate”.

Una promessa strappata “anche alle rappresentanze dei lavoratori – aggiunge Guidesi – Stiamo parlando di una realtà produttiva importante, strategica per la multinazionale, altamente tecnologica e assolutamente competitiva; l’obiettivo comune deve essere quello di garantire che questi successi vengano mantenuti anche in prospettiva”. Il tavolo al Pirellone è riconvocato per i primi giorni di giugno.