Dalla lavatrice intelligente al super-catamarano green: il futuro sostenibile secondo St

Il colosso brianzolo dei semiconduttori ha organizzato Sustainability days, il salone della sostenibilità. "Uniamo le forze per accelerare il cambiamento"

Una lavatrice in grado di calcolare il carico

Una lavatrice in grado di calcolare il carico

Agrate Brianza (Monza Brianza) – I microcontrollori di St sono nascosti in Futura, il catamarano ibrido progettato e realizzato dagli studenti dell’università di Bologna, giovani ingegneri e futuri economisti, un team che ha già strappato due titoli a Montecarlo con il gioiello di tecnologia rigorosamente “verde”, che raggiunge i 28 chilometri di velocità e ha un’autonomia di tre ore grazie a batterie al litio, un sistema a idrogeno e pannelli fotovoltaici che lo spingono.

È fra i progetti scelti dal colosso dei semiconduttori che ad Agrate ha organizzato Sustainability days, il salone della sostenibilità, con l’obiettivo "di unire le forze per accelerare il cambiamento". "Abbiamo definito l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2027 – ha detto l’ad Jean-Marc Chery – il nostro impegno sulla transizione ecologica è confermato dai progressi che stiamo facendo in tutti i campi, siamo in linea con i traguardi che ci siamo fissati".

Dal punto di vista sociale, il ceo evidenzia poi che la sua più grande soddisfazione riguarda le assunzioni fatte in questi ultimi anni che comprendono molti giovani. Per quanto riguarda invece il tema della diversità di genere "c’è ancora lavoro da fare", anche perché in Italia e Francia il numero di donne ingegneri è più basso rispetto ad altri Paesi. "Anche nelle scuole e nelle università andrebbe fatt o un lavoro a monte, per convincere le giovani a scegliere il percorso dell’ingegneria, che è un bel mestiere". Durante l’evento sono state presentate, in più postazioni, numerose tecnologie, applicazioni e iniziative ‘green’ non solo di St ma anche degli stakeholders del gruppo, clienti, dipendenti e loro familiari, fornitori, partner, studenti e università.

Tutto si è svolto nello spazio che ospiterà in futuro una nuova ‘clean room’, una camera pulita, che si aggiungerà al più recente degli stabilimenti di produzione in Brianza, Agrate 300, il nome scelto per la fabbrica che sforna wafer di silicio da 300 millimetri. "Non esistono nel mondo realtà che producono oltre questa dimensione", spiega Ernesto Bussola della Comunicazione interna. A regime, nel 2026, dal polo ne usciranno "8 mila a settimana", un investimento, alla fine, di 2 miliardi di dollari.

Componenti essenziali dei prodotti ieri in vetrina, fra i più apprezzati la monoposto elettrica dell’ateneo di Trento, Fenice Evoluzione, che gareggerà in Formula Student – la competizione internazionale dei prototipi realizzati dagli studenti universitari – e raggiunge i 120 l’ora e i 100 in tre secondi. E poi ci sono i sensori dei ragazzi del Facchinetti di Castellanza che aiutano gli ipovedenti a muoversi in casa e fuori senza bastone. Il chip si indossa come un mini guanto che vibra se c’è un ostacolo. Sensori invece a basso impatto per le ‘piante parlanti', che pescano l’energia dai microbi del terreno, e sono al centro della nuova agricoltura smart con il kit da vaso che misura umidità, temperatura e luce e sollecita via App sul telefonino l’irrigazione, se necessaria. C’è anche la lavatrice intelligente che calcola il carico con precisione e fa risparmiare.