Ceriano Laghetto, licenziò i lavoratori con un'email: Gianetti Ruote ora dovrà risarcirli

L'azienda, ormai chiusa da un anno e mezzo, è stata condannata dal tribunale a sborsare 280mila euro. I sindacati: "Questo provvedimento restituisce la dignità ai dipendenti"

Una manifestazione dei lavoratori della Gianetti ruote di Ceriano

Una manifestazione dei lavoratori della Gianetti ruote di Ceriano

Ceriano Laghetto – Il Tribunale di Monza ha condannato Gianetti Ruote a pagare un risarcimento di 280mila euro agli ormai suoi ex lavoratori, per non avere rispettato i tempi fissati dalla legge per la procedura di licenziamento dei 152 dipendenti dello stabilimento di Ceriano Laghetto.

La vicenda della fabbrica di ruote destinate a grandi marchi dei veicoli industriali (Man, Mercedes, Iveco) e delle moto (Harley Davidson) vede segnare un nuovo punto a favore dei lavoratori che però ormai sono da più di un anno e mezzo fuori dalla fabbrica, “licenziati” sostanzialmente con una comunicazione via mail alla fine di un turno straordinario di un caldo sabato mattina di luglio del 2021. Seguirono settimane di lotta sindacale con presidio a oltranza davanti alla fabbrica chiusa, con momenti di tensione, fino ai ricorsi alle vie legali, prima dello smantellamento definitivo del presidio.

“Quanto stabilito oggi dal Tribunale è un grandissimo risultato - commenta il segretario generale Uilm Lombardia Vittorio Sarti - perché innanzitutto restituisce la dignità ai lavoratori e alle lavoratrici della Gianetti ruote e alle loro famiglie che dopo essere state avvisate di un licenziamento prima ancora dell'apertura della procedura, non hanno più potuto lavorare e sono stati obbligati alle ferie mente protestavano davanti ai cancelli della fabbrica”.