BARBARA CALDEROLA
Cultura e Spettacoli

Gaye, il Cavaliere delle Arti e delle Lettere: gli onori della Francia al poeta della Negritudine

Dal premio letterario Città di Arcore alle raccolte di racconti che coltivano le relazioni fra i popoli: il professore di origini senegalesi riceve la prestigiosa nomina d’Oltralpe per il suo contributo alla cultura nel mondo

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Cheikh Tidiane Gaye

Arcore (Monza Brianza) – “Interprete dell’umanesimo contemporaneo“, tessitore di relazioni fra popoli, ‘il poeta meticcio’ amante di Dante, Leopardi, Ungaretti e di Alda Merini è diventato Cavaliere delle Arti e delle Lettere della Repubblica francese.

“Un’emozione enorme”, confessa Cheikh Tidiane Gaye, senegalese, brianzolo d’adozione  professore e consigliere comunale. Solo uno straniero all’anno riceve la nomina per il contributo offerto alla Cultura: “Un traguardo che mi riempie di orgoglio”, aggiunge. Da dieci anni lo scrittore ha lanciato il premio letterario Città di Arcore seguito da 300mila appassionati, un’iniziativa che non è sfuggita alle istituzioni oltre i confini della città. Il docente è anche promotore di un ‘Ulivo per la pace’: ha chiesto a 300 Comuni italiani di piantare un alberello, “un piccolo gesto simbolico perché lo stop alle armi si coltiva giorno dopo giorno”. “E questo è un momento in cui ce n’è davvero bisogno. La necessità di un cambio di passo è sempre più forte – sottolinea –, serve un impegno più incisivo nella lotta contro le guerre: la situazione in Palestina, Israele, Russia e Ucraina ci suggerisce di andare in questa direzione”. Lui è un sostenitore convinto della cultura universale, “l’unica che permette di arricchirci l’un l’altro davvero”.

Un impegno che ha centrato il segno Oltralpe e che gli è valso il nuovo prestigioso riconoscimento. Un elenco che si allunga, Gaye è una figura di riferimento della letteratura migrante, ha firmato raccolte di racconti e alcuni dei suoi versi sono bilingue, ama scrivere in italiano, “un idioma musicale, pieno di sensazioni”. È un seguace dei cantori dell’oralità africana ed è stato il primo del suo continente a tradurre in italiano il poeta della Negritudine, Léopold Sédar Senghor, padre e presidente della repubblica senegalese e Gaye guida l’Accademia internazionale dedicata al politico-intellettuale. L’arcorese è anche membro dell’Accademia europea delle scienze e delle arti. Ora, per lui, la gioia dell’ultimo titolo onorifico: “Dedico il traguardo alla mia famiglia, ad Arcore, la mia città in Italia, e al mio Senegal”.