Lo shopping è ripartito col ritorno della città in zona arancione
Monza, 25 gennaio 2021 - Il centro di Monza ha ripreso vita ieri tra shopping e passeggio, dopo il ritorno in zona arancione della Lombardia. Una settimana di zona rossa ha causato una perdita di circa 60 milioni di euro per i negozianti brianzoli, proprio nel periodo dei saldi.
L’unico giorno in cui hanno lavorato veramente è stato sabato 16, prima della chiusura: "Per un giorno abbiamo avuto la sensazione che fossero tornati i tempi in cui si lavorava", dicono i commercianti. Negozi aperti e tanta gente tra le vie Vittorio Emanuele, Carlo Alberto e Italia, anche se ha aperto meno del 60% degli esercizi commerciali nel cuore della città. "Sicuramente non hanno aperto tutti - conferma Alessandro Fede Pellone, segretario di ConfCommercio -. Il decreto ministeriale che istituisce la zona arancione è stato ufficializzato e divulgato venerdì sera alle 18.30 per domenica. Le regole sindacali impongono tre giorni di preavviso ai dipendenti a cui si chiede lo straordinario domenicale, che peraltro, va pagato adeguatamente". Quindi nei negozi a conduzione familiare, facendo un sacrificio, i titolari hanno deciso di aprire; dove vengono coinvolti dipendenti, personale di controllo accessi e antitaccheggio, non c’è stato il tempo materiale per organizzarsi. "Secondo i dati di ConfCommercio Milano - dicec il segretario - il danno economico di una settimana in zona rossa, in ambito regionale è stato di 600 milioni di euro, da cui possiamo dedurre che la Brianza pesa per il 10%".
Riaperti i temporary store, insediati nel centro di Monza per pochi mesi. "Dobbiamo per forza aprire - dice Angelo Lecchi, titolare di un negozio di abbigliamento del centro - abbiamo bisogno di lavorare. Il 2020 è stato già un successo riuscire a stare a galla, se quest’anno si inizia così...".