GABRIELE BASSANI
Cronaca

Una stangata, ma a fin di bene. Bonus nido pagato con l’Irpef

L’addizionale passa dallo 0,4 allo 0,7% per aiutare le famiglie a sostenere le rette delle scuole private. Pioggia di critiche dall’opposizione: "Mancano investimenti su giovani e comunità energetiche".

Una stangata, ma a fin di bene. Bonus nido pagato con l’Irpef

Una stangata, ma a fin di bene. Bonus nido pagato con l’Irpef

Nel bilancio comunale 2024 c’è l’aumento dell’addizionale Irpef, che passa dallo 0,4 allo 0,7%, insieme a una misura che propone il raddoppio del “Bonus nido“, con l’obiettivo di ridurre ulteriormente il contributo delle famiglie per pagare le rette delle strutture private, uniche presenti in paese. La nota dolente dell’aumento dell’addizionale Irpef è stata motivata dall’Amministrazione comunale con la necessità di sopperire alla drastica diminuzione dei trasferimenti statali, all’aumento dei costi e alla volontà di non ridurre qualità e quantità dei servizi erogati. Spiegazioni che però non hanno convinto i gruppi d’opposizione, che hanno votato contro. In apertura di consiglio, il vicesindaco e assessore al Bilancio, Loredana Pizzi, ha spiegato che l’approvazione del bilancio di previsione arriva in ritardo a causa di due eventi: il grave attacco hacker subito lo scorso dicembre dal fornitore dei servizi informatici per la contabilità e il cambio del responsabile dell’area finanziaria del Comune con conseguente riorganizzazione degli uffici. "Nel bilanco - ha spiegato la maggioranza - occorre fare i conti con l’aumento dei costi e delle utenze e, in generale, della spesa corrente che subisce gli effetti dell’inflazione in doppia cifra. I trasferimenti statali in soli due anni sono scesi di quasi il 75%, fermandosi per il 2024 a soli 56.539 euro". Di qui la decisione "non auspicabile ma necessaria" - ha spiegato il sindaco Andrea Monti -, di aumentare l’Irpef". Al contempo viene introdotta una fascia di esenzione totale per i redditi fino a 15mila euro l’anno.

Tra gli investimenti spicca il bonus nido portato a 50mila euro "come segnale per incentivare la natalità in un comune che risulta tra quelli con età media più alta della zona – ha aggiunto il sindaco –. Questo bilancio parte da chi è più in difficoltà con il coraggio di chiedere un piccolo sacrificio ai cittadini, inevitabile per mantenere la nostra Lazzate bella e vivibile". Ma dall’opposizione, Franco Bettin di Lazzate in Movimento ha evidenziato che "le spese correnti sono in linea con il fabbisogno dello scorso anno, mentre mancano investimenti su politiche giovanili o sul tema delle comunità energetiche. Non vediamo emergere la necessità di aumentare l’Irpef per ottenere 411 in più". Analisi condivisa da Lucia Aliberti di Fratelli d’Italia che ha contestato anche la mancanza di indicazioni su politiche giovanili, formazione e lavoro.