DARIO CRIPPA
Cronaca

Monza: un bimbo dimenticato, i vigili e una storia di Natale

Dimenticato a scuola e riportato a casa con la mamma al suo fianco

Polizia locale di Monza in azione

Monza, 21 dicembre 2016 - Una storia di Natale, quasi alla Dickens. Succede l'altro giorno – un po' in anticipo ma non troppo sulle feste – in una scuola elementare di Monza. Siamo al quartiere San Rocco e, all'orario di uscita, solo un bambino rimane nell'angolo. Mamma e papà non si presentano a riportarlo a casa. La direttrice, preoccupata, dopo mezz'ora buona di attesa fa l'unica cosa sicura che le possa venire in mente. Telefona al Comando cittadino della Polizia locale. Ci penseranno loro, i vigili urbani come si diceva una volta.

Sul posto a prendere il bimbo arriva una pattuglia. Il bambino ha sette anni ed è pure italiano, cosa che facilita ad arrivare in fondo alla faccenda. La scuola ha il numero di telefono della mamma registrato proprio per queste evenienze, ma il cellulare sembra staccato, o comunque non prende. E allora si guarda all'indirizzo: una via del quartiere, ovviamente, ma senza nessun numero civico indicato.

I vigili allora vestono i panni degli investigatori e vanno a cercare nella via. Citofonano a destra e manca, c'è qualcuno che conosce il bambino sperduto di cui descrivono nome e fattezze? Alla fine, trovano il palazzo giusto. E, dentro, trovano la mamma del bimbo. Che alla vista degli agenti – ovviamente – si terrorizza. “Cosa avrà combinato il mio pargolo?”. Anche i vigili vogliono vederci chiaro, non si sa mai, e alla fine si chiarisce il mistero.

E' stato solo un disguido, un banale errore di comunicazione. La donna era convinto che il figlio sarebbe uscito alle 14.30 e non alle 12.30, tutto qui. E i cellulari – si sa – alle volte non prendono. A quel punto la pattuglia carica la mamma e la porta difilato a scuola dal suo bambino, che nel frattempo sta giocando con la maestra ma forse inizia a subodorare qualcosa. Abbracci e baci, tutto è bene quel che finisce bene.

La storia potrebbe finire così, ma c'è una coda strappalacrime. Gli agenti decidono infatti di dare un passaggio a casa a mamma e figlioletto. E non solo: già che ci sono, mostrano al piccolo tutte le mirabolanti tecnologie in dotazione a una pattuglia della Polizia locale. E lo portano a spasso per un breve giro a lampeggianti e radio accesa (la sirena no, quella serve solo per le cose serie!). E da questa brutta avventura potenzialmente traumatica, il bambino porterà a casa il ricordo di un'avventura speciale. Una storia di Natale, si diceva.