BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Usmate Velate, dalla canapa brianzola la preziosa birra La Maria

Un successo per Domenico Sala, 45 anni, erede di una dinastia di agricoltori che con la sua azienda a Cascina Corrada ha riconvertito la produzione

di Barbara Calderola

Canapa bio, "Made in Brianza", che diventa birra esportata in mezza Italia. Niente serre per la coltivazione inaugurata quattro anni fa a Cascina Corrada dal pioniere Domenico Sala, 45 anni, erede di una dinastia di agricoltori. "La Bolla", la sua azienda, ha solide radici, nasce nel dopoguerra per scelta di nonno Annibale e va avanti, immutabile, con il padre Enrico. Lui, invece, sente che i tempi per una svolta sono maturi e nel 2016 sull’onda della legalizzazione destina metà dei fondi all’esperimento.

"Ho piantato 10mila semi, non uso talee, e sopratutto seguo il sole". Nessun artificio, dunque, e i risultati, dopo il primo anno di rodaggio, sono arrivati. Adesso, "La Maria", preziosa birra distillata nelle botti usmatesi arriva fino in Val D’Aosta e in Basilicata. Non l’ha fermata neanche il lockdown: "Grazie alla vendita on-line ci siamo riorganizzati", alle 1.200 bottiglie, presto, si aggiungerà un’altra tranche d’annata. Il seme da cui comincia tutto è l’antico Carmagnola, "rigorosamente italiano - sottolinea Sala – risale a fine Ottocento, è l’unico che utilizziamo. E’ il pezzo iniziale di una catena d’eccellenza, naturale in tutte le fasi". Una scelta che ha a che fare anche con la visione del titolare, "ambientalista per vocazione". Stessa filosofia per l’altro grande filone del giro d’affari legato alla canapa officinale, tecnicamente, sativa: le tisane. "Richiestissime, riforniamo da tempo le erboristerie – racconta Domenico -. Vendiamo fiori accompagnati da una piccola brochure con le indicazioni giuste per gustarsi una bevanda a regola d’arte".

Per avvicinare il pubblico alla terra, Sala ha inaugurato la "Festa del Raccolto", un modo per coinvolgere "signori che non se lo sarebbero mai sognato di trasformarsi in contadini per un giorno". Sabato scorso, un esercito di curiosi si è lasciato la Madonnina alle spalle per venire qui a imparare i trucchi del mestiere sul campo. "Abbiamo dovuto limitare le presenze per via delle misure anti-Covid, ma vogliamo che questo appuntamento diventi un classico di stagione. Come la vendemmia in Franciacorta". La scelta della data non è causale: il 12 settembre è santa Maria, un altro modo per rafforzare il marchio: "Abbiamo esaurito tutti i posti, il successo della giornata decisamente conviviale è andato ben oltre le aspettative. Il confronto è stato utile, abbiamo raccolto preziose indicazioni per il futuro".

Prossima frontiera, olio di Cbd. Cioè, estratto direttamente dalla pianta e impiegato per curare uomini e animali. "Lo richiedono tanti veterinari – racconta Domenico Sala – poche goccine aiutano cani e gatti anziani con problemi a dormire tranquilli". Una svolta che troverà un campo d’elezione anche nelle terapie umane. "E’ un confine sottile che richiede un salto di mentalità", sottolinea il titolare della Bolla, che ha riconvertito una parte significativa dell’azienda agricola di famiglia – 20mila metri quadrati – alla nuova produzione senza cessare quella vecchia: "Per una cassetta di zucchine a km zero i clienti vengono anche da Monza e da Milano".