CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Una giornata di ansia e dilemmi. A Monza vince Rita Levi Montalcini

Prima prova, i ragazzi hanno preferito la traccia sulla scienziata: "Ora ci spaventa di più matematica"

Una giornata di ansia e dilemmi. A Monza vince Rita Levi Montalcini

Erano in qualche modo prevedibili le tracce dell’elaborato di italiano, prima prova di Maturità. Con due guerre in corso il pernsiero rivolto a Ungaretti era quasi immediato, anche se non è piaciuto molto agli studenti. Ma la signora della scienza italiana, Rita Levi Montalcini, col suo elogio all’imperfezione è stata un respiro di speranza per i ragazzi, e quindi è stato il tema più gettonato. Come dice Elisabetta Rago "era la traccia più nelle mie corde". L’invito della scienziata è quello di "fare appello alla propria onestà ammettendo di aver sbagliato". In questo i ragazzi si riconoscono. "Ho fatto anch’io Rita Levi Montalcini - ammette Stefano Silvestri - io avrei fatto la traccia argomentativa a prescindere, perché mi piace sentirmi libero di esprimermi, ma questa traccia in particolare apriva numerosi spunti". Ci ha visto giusto la professoressa Filomena Arcieri, docente di italiano al liceo Frisi, che nelle scorse settimane ha fatto leggere ai suoi ragazzi proprio il testo del romanzo di Pirandello “Serafino Gubbio operatore“, porgendo un valido aiuto ai suoi studenti. Viola Tassini ha sviluppato il Storia d’Europa, in cui si parla anche dell’uso della bomba atomica e della guerra fredda: "Seguo molto la politica estera e mi è venuta in mente la minaccia della Russia di utilizzare le armi atomiche".

Laura Casarubea è stata l’unica della sua classe a sviluppare la traccia di Ungaretti: "ci sono molti legami con l’attualità e collegamenti con altre materie. Ma ora, la prova più spaventosa è matematica! Mentre l’orale è più breve e quando inizi a parlare l’ansia ti passa". L’elogio all’imperfezione è piaciuto anche a Michele Giglio, che si è lasciato ispirare dai collegamenti con la letteratura e la storia dell’arte. Oggi la seconda prova, quella di indirizzo, per qualcuno la più difficile, perchè scritta e molto tecnica. "Per noi dell’indirizzo turistico - commenta Vassil Bonora del Mosè Bianchi - si tratta di Discipline turische e aziendali, una materia con molte tabelle, numeri e valori da ricordare". Irene Cambiaghi, del liceo linguistico è invece più preoccupata dall’orale: "magari capitano collegamenti che non so gestire e temo di farmi prendere dall’ansia".