Festival delle storie: un libro apre le porte, ci si vede in biblioteca

Da domani fino al 10 dicembre un ciclo di 70 attività gratuite in 33 sedi. Proposte per un pubblico da 0 a 101 anni con attori, illustratori, autori e musicisti

Migration

di Cristina Bertolini

Il “Festival delle storie“ fa il bis. Dopo il successo della prima edizione che ha incrementato i prestiti del 26%, Brianza Biblioteche organizza la seconda edizione del festival, con il jingle “Dammi un libro che apre le porte“, sul tema dello “spazio“. Si comincia domani fino al 10 dicembre con un ciclo di 70 eventi gratuiti in 33 biblioteche, rivolti a bambini e ragazzi (0-15), giovani adulti (16-19) e adulti. La novità di questa seconda edizione è infatti la presenza in calendario di eventi rivolti anche un pubblico adulto.

"La prima edizione – ricorda Laura Beretta, direttrice di Brianza Biblioteche – si rivolgeva alla fascia 0-14 anni, ma gli utenti hanno chiesto eventi per tutte le fasce d’età. Quindi le proposte sono rivolte a un pubblico eterogeneo nell’ottica di rafforzare, da un lato, la presenza degli adulti in biblioteca e dall’altro, di potenziare la fascia meno rappresentata, quella dei bambini e dei ragazzi". Il Festival coinvolgerà diversi operatori e professionalità (compagnie teatrali, illustratori, autori, attori, musicisti) proponendo svariate attività: narrazioni teatrali, laboratori di lettura con musica, conferenze con immagini, laboratori di sociodramma e letture poetiche per adulti e poi reading al buio e workshop per tutti. Lo scorso anno, da metà ottobre a metà dicembre, nella fascia 0 - 14 anni, interessata dal festival, i prestiti sono aumentati del 94% e i nuovi iscritti, da 54 a oltre 1000. Anche gli utenti attivi sono cresciuti di oltre il 144%.

"Monza è stata strategica per fare sistema – ha ricordato il sindaco Paolo Pilotto – prima creando il sistema bibliotecario urbano e poi promuovendo la nascita di Brianza Biblioteche, ma è rimasta castigata dagli spazi: ha la biblioteca più piccola di tutte le 28 città aderenti al circuito brianzolo. Nelle diverse ore del giorno vi approdano cittadini per la lettura dei giornali, gli studenti universitari sempre alla ricerca di spazi per studiare, genitori con i bimbi. Quindi deve diventare un luogo per tutti".

La volontà è di far diventare il “Festival“ un appuntamento fisso, per riportare le biblioteche al loro fondamentale ruolo di luogo di comunità, centro di aggregazione e punto di riferimento per la cittadinanza, per esempio, come ha accennato Pilotto, aprendo box con contenuti tactil digita per ipovedenti e non vedenti; oppure con approfondimenti tra lettura e autismo. I due anni di pandemia hanno costretto a ripensare i concetti di lontananza e vicinanza, condivisione e isolamento, luogo vissuto e luogo immaginato. Per questo il tema scelto da Brianza Biblioteche è lo spazio, declinato in tutte le sue forme: lo spazio è corpo o è dove il corpo si muove; lo spazio tra le persone e quello che manca; lo spazio del nostro mondo o di altri mondi.

Ogni appuntamento del Festival è un invito per lo spettatore a guardare da vicino lo spazio, a giocarci e a cercare un’interpretazione tra le infinite possibili. Non da ultimo il Festival vuole essere un’occasione anche per gli operatori della cultura e dello spettacolo, considerando che la pandemia ha messo a dura prova il sistema sociale, economico e culturale e che solo con la collaborazione è possibile invertire la direzione e ripartire. Il presidente della Provincia Luca Santambrogio ha espresso soddisfazione nel supportare l’iniziativa, essendo la Provincia la casa dei Comuni. La kermesse trova il sostegno dell’Associazione italiana biblioteche e il supporto del portale "Monza per i bambini".