CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Tutto esaurito per il Festival dell’Operetta

Sold out per i tre spettacoli in piazza dell’Arengario da questa sera alle 21 con "Le canzoni della radio anni ’30" fino a sabato.

di Cristina Bertolini

E’ super emozionata Elena D’Angelo, titolare dell’omonima compagnia di operette, alla vigilia del "Festival dell’Operetta" che animerà piazza dell’Arengario da questa sera alle 21, fino a sabato sera. Sold out per tutti e tre gli spettacoli, perché come ricorda l’assessore Massimiliano Longo l’operetta appartiene al patrimonio culturale italiano e alla nostra identità. È un genere musicale popolare che ha segnato profondamente la storia della lirica del nostro Paese.

Il successo delle due precedenti edizioni detta il cartellone. Infatti si inizia stasera con "Le canzoni della radio anni ’30" le canzoni dei nostri nonni: "Non dimenticar le mie parole", "Ma l’amore no", "Ti parlerò d’amor" e "Maramao perché sei morto", le sonorità più famose della storia della radio, dalle sue origini all’esordio della TV. Visto che i monzesi già conoscono e seguono con passione la "Compagnia di operette Elena D’Angelo" venerdì 4, esce dal seminato, proponendo uno spettacolo poco conosciuto in Italia: "Ballo al Savoy", operetta in due atti di Paul Abraham che debuttò con successo a Berlino nel 1932.

In un’atmosfera di considerevole suggestione il compositore ha saputo unire la tradizione operettistica occidentale al jazz e alla canzonetta leggera americana sulle sonorità di Gerhwin e Cole Porter; un meccanismo fatto di costumi anni ‘30, balli e dialoghi spiritosi. Il "Festival dell’operetta" chiude sabato 5, con un capolavoro caro al pubblico "Il paese dei campanelli", (la prima a registrare il "tutto esaurito") in tre atti di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato che debuttò nel 1923 al Teatro Lirico di Milano. La regia delle operette è affidata a Serge Manguette e Elena D’Angelo; le coreografie a Serge Manguette e Martina Ronca, con la direzione di Sabina Concari; mentre la direzione artistica è di Gianni Versino. In scena: Elena D’Angelo, Matteo Mazzoli, Gianni Versino, Francesco Tuppo, Merita Dileo, Milica Ilic, Stefano Menegale, Serge Manguette, Carlo Randazzo e Paola Scapolan. I posti a sedere sono 200, andati esauriti online e poi sarà possibile per il pubblico ascoltare a distanza, fuori dalle transenne.

"Proponiamo le versioni integrali degli spettacoli — dice Elena D’Angelo, direttrice artistica — gli orchestrali mantengono un metro di distanza e i fiati a un metro e mezzo. Siamo l’unica compagnia di operetta ad aver lavorato questa estate. Ma quando mi chiedevano di poter escludere l’orchestra mi sono rifiutata. Lo spettacolo con le basi registrate perde tutto il suo fascino. Distanziamento tra e con il pubblico va bene, ma mi sono rifiutata di far cantare i miei artisti con la mascherina: lo spettacolo non può essere imbavagliato e non si può cantare con la mascherina".