C’è un cuore antico che torna a battere sotto i portici dell’Arengario e sulle pietre del Duomo. È quello della Monza medievale che rivive, anche quest’anno, nella 44esima edizione della Rievocazione storica, presentata ieri in Comune. Un evento divenuto tradizione, che sabato 7 giugno trasformerà il centro in un palcoscenico sospeso tra storia, arte, musica e spettacolo. Con un titolo evocativo: “Monza A.D. 1300. Il primo Giubileo e la nascita del meraviglioso Duomo”. Il riferimento è infatti quello del primo Giubileo della cristianità, indetto da Papa Bonifacio VIII, che coincise – a Monza – con la scoperta di preziose reliquie e con l’avvio di una straordinaria ricostruzione del Duomo per accogliere i fedeli. Si stima ne giunsero 40mila. Il corteo storico – di oltre 600 figuranti, con abiti cuciti a mano in fedeltà filologica – partirà da piazza Cambiaghi e sfilerà fino al Duomo. Ma sarà solo l’apice di un lungo pomeriggio. Dalle 16 alle 18, il centro si trasformerà in un mosaico vivente: accanto al mercato medievale in Arengario, prenderanno vita antichi mestieri e riti dimenticati. Tornano i rapaci dei Falconieri di Sua Maestà, gli Sbandieratori di Primaluna, le melodie mistiche dei Daridel, i duelli cavallereschi della Compagnia d’arme Fenice Viscontea. La sera, dalle 21, protagonista sarà piazza Duomo. Le note dell’arpista Vincenzo Zitello e del violinista Fulvio Renzi apriranno la scena, seguite dalle danze dell’Accademia Arte & Spettacolo di Lesmo. Poi, l’arrivo del corteo e il volo della “colomba teodolindea” sul pallone aerostatico della Compagnia internazionale dei Folli.
"Due novità - anticipa Andrea Loddo, vicepresidente del Comitato Rievocazione storica -, sono il maxi schermo in piazza Roma e il sito www.rievocazionestoricamonza.com, in cui è possibile prenotare posto in piazza Duomo". Due le scuole coinvolte. Gli studenti del liceo artistico Nanni Valentini hanno partecipato a un concorso vinto da Teresa Stivanello con le sue tavole ispirate al tema dell’anno ora esposte alla LeoGalleries. Ha partecipato anche il liceo artistico dell’Iis Gandhi di Besana, i cui studenti hanno ricreato il sigillo del Duomo del 1300. La rievocazione è un impegno enorme, con oltre 200 volontari e una ventina di associazioni capaci di richiamare più di 20mila spettatori. "Io appartengo a una vecchia famiglia monzese – racconta Ghi Meregalli –. Da bambini giocavamo sul sagrato della basilica, e allora il Tesoro del Duomo si trovava in sacrestia. Poi ho organizzato la prima rievocazione 44 anni fa e da allora ogni anno cambio tema per far conoscere la storia della città, soprattutto ai giovani".