
Uno dei tanti gravi incidenti stradali che hanno tenuto impegnati gli agenti della polizia locale, ogni anno se ne registrano in genere un migliaio: il 75% avviene in città e il 15% è dovuto alla distrazione dei conducenti
Da ottobre 2024 la Giunta Pilotto ha presentato un pacchetto di interventi da 1,2 milioni per migliorare la sicurezza stradale e pedonale attraverso l’implementazione di opere di “traffic calming“ e la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali. Seguirà l’individuazione delle strade più pericolose della città, dove installare dissuasori di velocità, countdown semaforici vicino all’ospedale, riduzione della sede stradale e zone a 30 km/ora vicino alle scuole.
Prima sperimentazione col Sus (Strategia sviluppo urbano) di San Rocco. A seguire, interventi di dissuasione della velocità, col supporto della polizia locale. Questo il quadro operativo delineato dall’assessora alla Viabilità Irene Zappalà, intervenuta ieri al convegno promosso dal Gruppo Meregalli su Sicurezza stradale e sostenibilità territoriale. "Gruppo Meregalli, storica realtà nel settore vinicolo - ha ricordato Marcello Meregalli (Ad del gruppo) - ha scelto di ospitare un convegno dedicato alla sicurezza stradale, affrontando il tema cruciale dello stato delle infrastrutture. Dalle buche nel manto stradale alla presenza di ostacoli fissi non protetti, fino alla segnaletica inefficace, insieme a esperti e istituzioni, per analizzare criticità e soluzioni concrete".
"Abbiamo stimato - continua Zappalà - che per mantenere aggiornata, almeno nell’arco di 20 anni, la manutenzione stradale, dovremmo spendere 100 milioni all’anno, in un Comune con un budget di 153 milioni complessivi per tutti i servizi. Le sole risorse dell’ente non bastano, ma c’è un investimento crescente da 2 - 3 milioni degli anni scorsi a 4 milioni nel 2024 che lavoriamo per incrementare". Di fatto i fondi vengono recuperati anche da altre pieghe di bilancio in cui possono rientrare sicurezza, attraversamenti, piste ciclabili, fino a un totale di 8 milioni all’anno. Tanti i suggerimenti delle aziende, come l’attutitore d’urto Leonidas di Sma Road Safety, mentre AssoSegnaletica ha riportato che il 60% della segnaletica verticale non è conforme alle norme nazionali e l’80% di quella verticale non rispetta le norme europee. Non rientrano ancora fra le normative il segnale di divieto di circolazione Contromano e segnali fluo rifrangenti vicino alle scuole e sulle piste ciclabili. A Monza oltre 1.000 incidenti stradali all’anno, come ricorda Giovanni Dongiovanni, (Comandante polizia locale), il 75% in città e il 15% per distrazione.