"Stop al consumo di suolo" A Monza parte la maratona sulla nuova variante del Pgt Previsti due anni di lavoro

Fondamentale il recupero delle aree dismesse, circa 40 grandi ambiti di trasformazione che da decenni attendono di essere reintegrati nel tessuto urbano con nuove funzioni e servizi.

"Stop al consumo di suolo"  A Monza parte la maratona  sulla nuova variante del Pgt  Previsti due anni di lavoro

"Stop al consumo di suolo" A Monza parte la maratona sulla nuova variante del Pgt Previsti due anni di lavoro

di Martino Agostoni

Una riduzione del consumo di suolo che porti anche un aumento delle aree libere, più verde protetto con un allargamento di Monza all’interno delle rete dei parchi sovracomunali e poi una riqualificazione del tessuto urbano dismesso mirato a uno sviluppo non solo edilizio ma anche sociale della città, con nuove abitazioni convenzionate alla portata di tutti e una maggiore offerta di servizi pubblici.

Il tutto con regole urbanistiche aggiornate, più facili da leggere e chiare nell’interpretazione tra Comune e operatori immobiliari. "Si aprono i giochi sul Pgt", ha annunciato ieri il sindaco Paolo Pilotto presentando l’avvio della procedura di variante al Pgt, un lavoro che nei prossimi due anni impegnerà l’amministrazione comunale nella revisione completa del principale strumento urbanistico della città. Le linee guida dell’operazione che cambierà le possibilità di costruire sul territorio comunale e le norme da seguire per fare interventi in città sono state illustrate assieme all’assessore al Territorio, Marco Lamperti, e puntano ad introdurre "correzioni rispetto al Pgt vigente della precedente amministrazione – ha detto il sindaco Pilotto – con l’obiettivo di portare miglioramenti seguendo un percorso partecipato con tutte le realtà cittadine interessate dalla variante". Alcuni interventi urbanistici sono già in corso - e verranno poi inglobati nella variante generale al Pgt - e riguardano la protezione delle grandi aree verdi rimaste nella cintura esterna: sono le procedure per far rientrare le aree libere a ovest di Monza, tra San Rocco e San Fruttuoso, nel parco sovracomunale Grubria, poi far passare i 55 ettari di campi della Cascinazza sotto la tutela del Parco regionale Valle del Lambro e quindi per i terreni a est avviare l’adesione al Pane, il Parco agricolo nord est. Rispetto ai contenuti operativi della nuova variante al Pgt viene confermato l’obiettivo del programma elettorale del centrosinistra del "consumo di suolo a saldo negativo, quindi non solo ridurlo ma andare oltre lo zero, recuperando più di quanto sono le aree esistenti costruite – dice l’assessore Lamperti – Abbiamo un obbligo normativo di dover adeguare il Pgt vigente alle disposizioni del nuovo piano provinciale Ptcp sulla riduzione delle previsioni di consumo di suolo, ma vogliamo andare oltre. Con la nostra variante, tra rigenerazione delle aree dismesse e taglio del consumo di suolo, arriveremo ad avere una previsione di più aree libere in città di quelle che ci sono ora".

L’attuale Pgt vigente approvato dalla precedente amministrazione nella primavera 2022 contiene previsioni di sviluppo in 5 anni per 435mila metri quadrati di Slp (superficie lorda di pavimentazione) comprese le aree dismesse quindi già edificate, mentre rispetto alla riduzione di consumo di suolo richiesta dal Ptcp provinciale bisogna intervenire per circa il 3%, quindi un taglio che "è poco – prosegue Lamperti – Ridurremo di più e faremo una revisione di tutti gli ambiti con una riduzione degli indici di edificazione, soprattutto sulle grandi aree, rispettando gli equilibri economici".

La sfida resta il recupero delle aree dismesse, una quarantina di grandi ambiti di trasformazione, in maggioranza proprietà di privati, che da decenni attendono di essere reintegrati nel tessuto urbano con nuove funzioni e servizi. E tra gli obiettivi della variante c’è il loro aggiornamento rispetto a quanto previsto nelle schede d’ambito dei vecchi Pgt perché "recuperare non basta – chiarisce Lamperti – ma bisogna farne opportunità di interesse pubblico, quindi ricavarne servizi culturali, abitativi ma anche nuovi spazi verdi e per lo sport. La sfida è legare allo sviluppo edilizio lo sviluppo sociale, a partire dal tema dell’abitare che deve essere diverso da quello che sta accadendo a Milano con la crescita dei valori immobiliari che stanno escludendo la classe media e i giovani da poter avere una casa. Con il nuovo Pgt saranno introdotte regole per permettere una crescita residenziale convenzionata e tematica mirata a garantire a tutti la possibilità di abitare a Monza e favorendo la sostituzione edilizia delle vecchie costruzioni". Al via i tavoli di confronto con le parti sociali, i professionisti del settore, le consulte e i gruppi ambientalisti: "Raccoglieremo proposte ed esigenze della città – ha concluso Pilotto – che ci serviranno assieme al nostro indirizzo politico alla redazione della variante che puntiamo a realizzare entro 2 anni".