Rossana Brambilla
Cronaca

Degrado, paura e vandali Il biglietto da visita per Expo della stazione di Monza

E a Sobborghi immondizia e tag dei graffitari

La stazione di Monza (Radaelli)

Monza, 18 febbraio 2015 - Monza rimane la fermata dei vetri rotti, della muffa, dei servizi igienici guasti e della pauraMentre il secondo scalo cittadino, ai sobborghi del centro, è segnato condizioni ancor più degradateA pochi mesi dall’Esposizione Universale e dall’arrivo di numerosi turisti, non sembra infatti migliorare il volto dell’edificio che giornalmente ospita centinaia di pendolari.

Entrando da piazza Castello, si possono subito notare diverse porte con profonde crepe nei vetri. All’interno la situazione non migliora. Un vasto locale rimane ancora in attesa di un nuovo gestore. Mentre però, Fs cerca un nuovo partner commerciale interessato a riempire di merce scaffali e banconi, la sala rimane piena di immondizia e pannelli abbandonati.

Proseguendo verso i binari si nota invece una parete con due arcate di mattoni, completamente invasa da macchie verdi. È la muffa ad aver colonizzato il muro. Rotti anche i pannelli in plexiglass che proteggono i cartelloni che annunciano orari e destinazioni dei treni. Più facile tuttavia raggiungere i binari per tutti coloro che hanno difficoltà di movimento. Sono infatti attivi, dopo anni di malfunzionamenti, gli ascensori che conducono al piano superiore.

Disabili e persone con deficit motori devono però sperare di non avere la necessità di utilizzare le toilette pubbliche. Già perché non sempre i bagni sono agibili. Ieri sono rimasti chiusi per tutta la mattina. Ad avvisare i passanti due cartelli appesi sia nelle strutture riservate alle donne che a quelle degli uomini, e un addetto ai lavori. «Dovrebbe arrivare l’impresa per sistemarli nelle prossime ore, speriamo vengano nel pomeriggio». Questa  la frase che ha ripetuto ai presenti. Ordinata e funzionale la sala d’attesa. Ma se si esce dall’ingresso principale si incontrano nuove lamentele. Sono per primi i tassisti a cambiare umore, quando si domanda loro quali sono i disagi.

«La piccola piazza posta a sinistra della stazione – racconta il loro presidente, Fabrizio Lanzanova – è rinchiusa tra le barriere di un cantiere da circa due anni. Prima c’era un grande negozio di ortofrutta, ma il proprietario è stato costretto a chiudere e trasferire la sua attività. L’ingresso è rimasto barricato dentro il cantiere. Hanno messo dei New Jersey per far camminare i pedoni in sicurezza. Il problema però, è che occupano troppo spazio sulla carreggiata. Gli automobilisti sono costretti a invadere l’altra corsia, proprio nel tratto in cui noi tassisti usciamo dal parcheggio. Anche la segnaletica lascia a desiderare. Non tutti sanno infatti, che si può transitare in due direzioni. Il risultato è che si circola con difficoltà, ed è pericoloso.

La sera l'intera zona è frequentata da persone poco raccomandabili. Il nostro posteggio è buio e fuori dalla portata delle telecamere. Abbiamo paura». Ben peggiore la situazione alla stazione Monza Sobborghi. Una volta attraversato il vasto posteggio si può accedere alla stazione. Inesistente una sala d’attesa o una biglietteria. Mentre fuori, a regnare sull’area sono sacchetti dell’immondizia abbandonati, scritte fatte con bombolette spray e sporcizia. Impossibile addirittura leggere gli orari dei convogli che fermano qui.

Le firme dei vandali sono troppo numerose. Degrado, pericolo e malfunzionamenti, rischiano insomma, di essere le tre parole più pronunciate dai turisti in arrivo per la versione monzese dell’Expo.