Monza, perseguita e stupra l'ex compagna: 50enne non potrà più avvicinarsi alla donna

L'indagine della Questura di Monza, che ha applicato la misura del Codice Rosso. Per la vittima finisce un incubo durato circa sei mesi

La polizia di Monza

La polizia di Monza

Monza, 12 febbraio 2022 - Non potrà più avvicinarsi a lei. Gli agenti di polizia della Questura di Monza hanno dato applicazione alla misura del Codice Rosso. E hanno dato esecuzione alla misura cautelare del divieto di avvicinamento. Ma la vicenda che si nasconde dietro è terribile. E parla di stalking, appostamenti, persecuzione e violenza sessuale, anche se per questi reati l’esito giudiziario è ancora da scrivere. Circa sei mesi fa la vittima aveva chiuso la relazione sentimentale con un uomo di 50 anni di Monza, a causa di una sua eccessiva possessività che alcune volte era scaturita in comportamenti aggressivi. L’uomo, che però non si era mai rassegnato all’interruzione della relazione, ha cercato soprattutto negli ultimi mesi un continuo contatto con la donna, attraverso messaggi, anche 60/70 al giorno, incontri presso l’abitazione della stessa e addirittura “casuali” incontri in diversi luoghi cittadini che avevano ben poco purtroppo di “casuale”.

Una vera e propria persecuzione sfociata in un recente episodio, finalmente denunciato dalla vittima, in cui l’uomo l’avrebbe costretta, dopo averla convinta, con finte promesse di un nuovo rapporto sentimentale sereno e felice per entrambi, ad accompagnarlo a casa. Qui, l’uomo ha cercato di convincere la donna a dargli una seconda possibilità e riprendere la relazione sentimentale, ma vista l’insistenza della donna a non volerne sapere di lui, l’ha costretta a subire un rapporto sessuale, bloccandola fisicamente al punto da impedirle la fuga. L’indagato ha posto in essere continui comportamenti prevaricatori, alternando momenti dichiarativi di amore a minacce, molestie e pedinamenti della donna, tanto da instaurare nella sua vittima un senso di ansia e preoccupazione tali da dover richiedere che qualcuno l’accompagnasse sempre durante gli spostamenti della sua vita quotidiana.

L’ostinazione dell’uomo ha costretto la vittima a modificare le proprie abitudini di vita, limitando l‘uso di social network e di strumenti di comunicazione, e persino gli spostamenti fisici. Nel corso degli incontri non voluti col suo stalker, la donna è stata persino aggredita fisicamente, vedendosi costretta a ricorrere alle cure delle strutture sanitarie. A dare requie alla sua vita infernale è stata per fortuna l’attivazione delle procedure dettate dal cosiddetto Codice Rosso, che ha consentito a una serie di accertamenti che hanno confermato quanto denunciato e permesso alla Procura, che ha coordinato tutta l’attività investigativa svolta dalla Squadra Mobile, di emettere il provvedimento cautelare, eseguito immediatamente dall’Ufficio Investigativo della Questura.