GABRIELE BASSANI
Cronaca

Spaccio alle Groane. Basilico contro il Parco:: "Cadono dalle nuvole"

Il sindaco di Cogliate accusa l’ente di inerzia contro droga e incendi "Bocciata la proposta di videosorveglianza, ignorata la pulizia del sottobosco".

Controlli contro lo spaccio al Parco delle Groane considerato il supermarket della droga

Controlli contro lo spaccio al Parco delle Groane considerato il supermarket della droga

Spaccio nel Parco delle Groane? "All’assemblea sembravano scoprirlo solo ora e non hanno finanziato il nostro progetto di installare telecamere".

È furibondo il sindaco di Cogliate, Andrea Basilico, dopo la bocciatura della sua proposta di videosorveglianza in alcuni punti critici per lo spaccio, ma soprattutto, per il modo in cui questa è avvenuta. "Quando ho ricordato quello che succede quotidianamente nel Parco delle Groane sembravano tutti stupiti", racconta il sindaco. Il Comune di Cogliate, alla richiesta di progetti per utilizzare l’avanzo di amministrazione dell’ente Parco Groane (poco meno di 800mila euro) ha presentato un piano di intervento con fototrappole e telecamere termiche con più funzioni: deterrenza antispaccio, contro l’abbandono di rifiuti ma anche di prevenzione incendi. Ma questo progetto non è stato finanziato. L’indomani il sindaco ha scritto una Pec al Parco: "Considerato che dall’assemblea ho percepito che non si abbia la reale cognizione di cosa succeda in tali territori, vi comunico formalmente che quelle aree sono piazze di spaccio di stupefacenti". Il sindaco Basilico punta il dito contro quella che sembra essere l’inerzia del Parco Groane sul tema e scrive: "A seguito delle numerose richieste verbali e telefoniche, già fatte dal sottoscritto e senza alcun riscontro, utilizzo la presente per richiedervi formalmente l’urgente pulizia del sottobosco dell’area interessata in via Montecatini – scrive Basilico –. Servirebbe ad aumentare la visibilità e con molta probabilità costringerebbe gli spacciatori a lasciare quella zona". Basilico chiede inoltre "il controllo e la pulizia delle piste ciclabili di quella zona, che risultano in pessime condizioni proprio in conseguenza del continuo flusso di tossici che lasciano a terra fazzoletti, carta stagnola, sacchetti, eccetera, oltre al presidio di quelle aree, perché vi metto a conoscenza formalmente che le famiglie e i fruitori del parco non ci vanno più, perché hanno paura". Un vero e proprio atto di accusa nei confronti del Parco delle Groane, rivolto sia al settore tecnico-manutenzione sia a quello della polizia locale.

Dopo avere segnalato problemi anche sulle vie d’accesso per i mezzi antincendio, a causa della cattiva manutenzione, il sindaco chiedeva "urgente riscontro", ma a quasi due settimane dall’invio, la lettera è rimasta senza risposta.