GUALFRIDO GALIMBERTI
Cronaca

“Adotta un affresco della basilica”. A Seregno è partita l’operazione restauro

L’intervento di recupero del complesso di San Giuseppe è stato diviso in lotti e punta sulla raccolta fondi

Seregno, affresco basilica

Seregno (Monza) –  Sono iniziati i lavori per riportare la basilica neoclassica di San Giuseppe al suo massimo splendore. Oneroso l’intervento: basti pensare che è stato suddiviso in lotti e che, per questa prima parte, la spesa prevista è di 272mila euro. La Fondazione della Comunità di Monza e Brianza ne garantirà 80mila.

Intanto è in corso la raccolta fondi per restaurare il monumento nato a partire dalla metà del Settecento: chiunque può adottare un affresco, un capitello, un lampadario, per aiutare la parrocchia. Il direttore dei lavori è l’architetto seregnese Carlo Mariani, che vanta una notevole esperienza in questo settore e che proprio di recente si è occupato del delicato intervento di recupero del santuario di Saronno. Il suo progetto ha già superato tutto l’iter delle approvazioni, quelle dell’Arcidiocesi e quelle della Soprintendenza.

«Le operazioni – spiega l’architetto – sono iniziate nell’antico presbiterio con il montaggio della prima parte del ponteggio e hanno riguardato in primo luogo la rimozione dei depositi incoerenti, la sigillatura delle lesioni e le tinteggiature delle specchiature delle pareti e delle cornici in gesso da parte della ditta De Carlini di Macherio. Hanno poi iniziato le operazioni di restauro degli affreschi le restauratrici dirette da Chiara Ferrario di Verano Brianza. L’intervento riguarda anche la pulitura di tutti i marmi e metalli preziosi dell’altare settecentesco. Il presbiterio sarà completato anche dall’intervento delle decoratrici Anna Laura Denova di Seregno e Raffaella Tedeschi di Anzano del Parco, che stanno inserendo la foglia in simil-oro nel cornicione che risultava sprovvisto e, soprattutto, stanno riportando i capitelli al colore del bronzo per riequilibrare il corretto canone architettonico che vuole il capitello uguale alla base".

Tutto era iniziato molti anni fa, visto che si era già provveduto a sverniciare (in termine tecnico decapare) un capitello in bronzo situato sotto la cupola e fuso negli anni Sessanta su disegno dell’architetto Luigi Brambilla. La collocazione dei capitelli si era interrotta per l’alto costo, finché nel 1980 si è deciso di dipingerli di bianco e di collocarne altri in gesso. L’intervento, però, al di là di questa riqualificazione della basilica, come avviene ormai per tutti gli edifici, è anche all’insegna dell’efficientamento energetico.

«Gli undici lampadari in rame sbalzato – spiega l’architetto Mariani – si stanno adeguando alla tecnologia Led. Garantiranno un migliore apprezzamento degli affreschi restaurati. Tutte le fonti luminose saranno dimmerabili, cioè sarà regolata l’intensità luminosa per creare diversi scenari a seconda della liturgia che si celebrerà".