Seregno (Monza Brianza), 31 maggio 2018 - Coltellate. Tante. La donna ha tentato di difendersi, ha alzato le braccia sulla macchina su cui si trovava, una Chevrolet scura su cui c’era anche il figlioletto di 5 anni. Ma non è stato sufficiente. I fendenti l’hanno raggiunta al torace e l’hanno ferita mortalmente.
Poi, dopo aver colpito la sua ex, morta poco dopo fra le braccia dei medici e paramedici, l’assassino è corso via. Una fuga? No, è andato a costituirsi direttamente alla caserma dei carabinieri. Atroce omicidio ieri a Seregno, in via Romagnosi 20, cuore della Brianza. La vittima Fjoralba Nonaj, è una donna albanese di 34 anni, l’assassino il suo ex compagno, un marocchino di 35 anni. I due erano separati da un paio di mesi, e la cosa evidentemente a lui non andava giù. L’aveva già minacciata più volte. Regolare in Italia, anche se non risultano sue occupazioni ufficiali, il 35enne se l’era finora cavata con lavoretti da muratore, sicuramente in nero. Gli screzi, per ragioni ancora ignote, avevano però minato la coppia, che si era separata appunto da poco, anche se lui era rimasto a vivere nei dintorni, ospite di conoscenti. Ma con un tarlo in testa che ha trovato compimento ieri intorno alle 16. La tragedia si è consumata in macchina, quasi di fronte alla casa dove la donna viveva con il bambino. Non si sa ancora se l’uomo si trovasse sulla vettura assieme alla donna più o meno consensualmente o se ci fosse salito invece al momento dell’aggressione, in un agguato in piena regola.
Gli unici fatti certi sono che il nordafricano era armato e ha colpito la donna con diversi fendenti. Sarà l’autopsia a chiarire quanti. E che la brutale aggressione è avvenuta davanti agli occhi del bambino di 5 anni, testimone involontario della tragedia. Del picccolo si è occupata intanto una donna di 49 anni, forse un’amica di famiglia o una parente, salita sull’ambulanza che lo ha portato all’ospedale di Desio sotto choc. La madre era stata invece portata d’urgenza al Pronto soccorso dell’ospedale San Gerardo di Monza ma le ferite erano troppo gravi. Intanto l’uomo si è presentato come alla caserma dei carabinieri, che si trova poco lontano. Delle indagini e dei rilievi per ricostruire l’accaduto si stanno occupando i militari del Nucleo operativo della compagnia di Seregno e i colleghi della stazione cittadina. A coordinarli, il sostituto procuratore, Michele Trianni.